M’membe, giornalista e politico africano: “Gli Usa hanno ucciso i nostri leader e ora vengono a insegnarci la democrazia”

Lantidiplomatico.it/. Il noto giornalista e presidente del Partito socialista dello Zambia, Fred M’membe, si è scagliato contro i persistenti atteggiamenti coloniali nei confronti dell’Africa da parte dei politici statunitensi, definendoli “assassini”. Le sue dichiarazioni sono avvenute nel bel mezzo della visita nella regione della vicepresidente Usa, Kamala Harris.

Nelle sue parole, gli Stati Uniti sono “un paese che ha rovesciato molti governi in Africa” e “hanno guidato” un gran numero di colpi di stato non solo in questo continente, ma in tutto il mondo. Washington “ha assassinato molti dei nostri leader in Africa e in altre parti del mondo”, ha continuato M’membe, vincitore di numerosi premi internazionali per il suo lavoro giornalistico, e nominato  uno degli eroi mondiali per la libertà di stampa dall’International Institute of the Stampa, oltre a ricevere l’International Press Freedom Award dal Comitato per la protezione dei giornalisti.

Gli assassini di Patrice Lumumba, coloro che hanno rovesciato Kwame Nkrumah, coloro che hanno ucciso Nasser, coloro che hanno ucciso Muammar Gheddafi“, è l’elenco stilato da M’membe durante un discorso pronunciato al Forum internazionale sulla democrazia tenutosi a Pechino. Il giornalista e politico ha descritto gli Stati Uniti come “un paese che è stato costruito sulla forza brutale, sulla schiavitù di altri esseri umani, sull’umiliazione degli africani, sullo sfruttamento degli africani, sul saccheggio dell’Africa, oggi viene ad insegnarci la democrazia?”, ha lamentato.

“Se non si ha rispetto per la dignità degli altri, se non si ha rispetto per la sovranità degli altri Paesi, non si può pretendere di essere promotori di democrazia”, ha concluso.

In precedenza, M’membe ha sostenuto che Washington non ha il diritto di insegnare ad altri paesi lezioni di democrazia, tenendo conto della sua storia di interferenze negli affari di altri stati. Inoltre, ha accusato gli Stati Uniti e altri paesi occidentali di essere ipocriti, poiché condannano le azioni della Russia ignorando i propri “crimini più devastanti” in Vietnam, Iraq, Afghanistan o Siria, mentre sostengono le azioni di Israele nel conflitto con Palestina.