‘Giornata della terra’: nuovi alberi per una terra devastata.

Gaza – Infopal. I palestinesi della Striscia di Gaza hanno celebrato la XXXIV “Giornata della terra” con numerose iniziative attraverso le quali intendono far giungere vari messaggi, in primis agli occupanti israeliani che hanno rubato le loro terre sin dal 1948 [in realtà il furto è avvenuto sin dai tempi del 'Mandato britannico', ndr].

Manifestanti pacifici feriti dagli israeliani

Le iniziative hanno preso il via con cortei pacifici da cui si sono elevati slogan e cartelli per rivendicare i diritti palestinesi sulle terre occupate. I dimostranti si sono diretti verso le “zone di sicurezza”, ad est delle città e dei campi profughi di Gaza, sulle quali sono di stanza militari israeliani.

Quando i manifestanti si sono avvicinati al limite estremo del reticolato che divide la Striscia di Gaza dagli occupanti israeliani, questi ultimi hanno cominciato a sparargli contro, ferendone una decina. Uno di questi feriti versa in gravi condizioni, essendo stato colpito alla testa.

Nuovi alberi

Decine di palestinesi si sono poi diretti verso il quartiere in cui vive la famiglia as-Sammouni, che ha perso ventinove (29) suoi membri durante la 'guerra' alla Striscia di Gaza dell'inverno 2008-09, per rimboschire quelle terre nella zona orientale del quartiere az-Zaytun devastate dagli occupanti israeliani durante quell'aggressione.

A quest'iniziativa di rimboschimento ha partecipato il presidente del Comitato popolare contro l'embargo, Jamal al-Khudari, per sottolineare l'importanza della presenza delle istituzioni accanto ai manifestanti durante la “Giornata della terra”.

I membri della famiglia as-Sammouni hanno espresso tutta la loro felicità per la vicinanza dimostrata loro dalla gente e per l'interesse delle istituzioni dall'aggressione ad oggi. Essi si sono augurati che questi sforzi proseguano senza interruzione affinché possano sentire un po' di calore umano e di tranquillità, dopo aver perso la maggior parte dei loro familiari.

La “Giornata della terra”, che si celebra ogni 30 marzo da 34 anni, riveste grande importanza per il popolo palestinese, specialmente nei territori occupati nel 1948, dove si vive una tensione crescente dovuta agli espropri e al vero e proprio senso di soffocamento provocato dall'accerchiamento operato tramite le 'colonie'.

Un piano per impossessarsi delle terre

Durante una conferenza stampa che ha fatto seguito alla posa di alcuni alberi, al-Khudari ha affermato che gli occupanti pianificano di impossessarsi di tutta la terra di Palestina in Cisgiordania, a Gaza e ad al-Quds, seguendo un lucido progetto. Egli ha spiegato che l'assedio a Gaza è parte di un piano per far emigrare i palestinesi dalle loro terre e trasformare così la loro vita in un inferno.

Al-Khudari ha poi ribadito che questo è il giorno della determinazione e della fermezza palestinesi sulla loro terra, presa di mira dagli occupanti, ma ha tenuto a precisare che ciò non farà altro che rafforzare l'attaccamento dei palestinesi alla terra, col massimo della forza e della volontà.

Ed ha poi aggiunto: “Gli occupanti prendono di mira le nostre terre con nuovi insediamenti in Cisgiordania e ad al-Quds, mentre a Gaza operano con l'embargo e la chiusura dei valichi, per non parlare del furto delle terre ad al-Quds e del Muro”. Pertanto al-Khudari ha richiamato la Nazione araba e islamica ad assumere presto una posizione coraggiosa, stando al fianco del popolo palestinese per rafforzarne la determinazione e la fermezza.

Egli ha infine fatto appello alle fazioni palestinesi affinché collaborino unite nel fronteggiare le sfide e i piani israeliani mirati ad impossessarsi della terra palestinese. Il suo messaggio, rivolto al mondo intero, ha insistito sulla necessità di agire e di operare pressioni sugli occupanti per porre fine all'embargo e alle angherie contro il popolo palestinese.

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