Giovedì, 80 feriti da munizioni letali e “non letali”

Ramallah-Ma’an. Più di 80 palestinesi sono stati feriti da munizioni letali e da proiettili d’acciaio rivestiti in gomma (PARG), giovedì, durante il settimo giorno consecutivo di scontri violenti nella Cisgiordania e Gerusalemme occupate, secondo quanto dichiarato da medici a Ma’an. 
I medici hanno affermato che le forze israeliane hanno ucciso un palestinese e ferito diversi altri con munizioni letali durante un’incursione nel campo rifugiati di Shufat, Gerusalemme est. 
Altri 11 palestinesi sono stati feriti con munizioni letali in Cisgiordania, ha affermato la Mezzaluna Rossa. 
Le forze israeliane hanno sparato e ferito un diciassettenne palestinese con munizioni letali durante alcuni scontri avvenuti a Betlemme.
Secondo quanto segnalato, l’adolescente, identificato come Ayub Abu Ajra, è stato colpito al piede con munizioni letali, mentre almeno altri tre sono stati feriti da PARG durante gli scontri, che continuano tutt’ora. 
In totale, le forze israeliane hanno sparato e ferito oltre 59 palestinesi con PARG in Cisgiordania, mentre 89 palestinesi hanno sofferto gli effetti dell’inalazione del gas lacrimogeno, con aggiornamenti costanti di altri feriti segnalati. 
39 palestinesi sono stati feriti durante gli scontri a al-Bireh, Ramallah, vicino al posto di guardia della colonia illegale di Beit El, mentre è stato segnalato che dei giovani palestinesi hanno ferito due soldati israeliani con pietre, secondo quanto affermato da fonti locali a Ma’an. 
Nove giovani palestinesi sono stati feriti con munizioni letali nell’area, 30 sono stati feriti con PARG e cinque hanno sofferto gli effetti del gas lacrimogeno. 
Uno dei feriti è in gravi condizioni, hanno affermato le fonti locali. 
Il fotogiornalista palestinese Attef al-Safadi e Ahmad Zaki Abu Zuweid sono tra i feriti. 
Tre medici volontari sono anche stati feriti dai PARG negli scontri a al-Bireh, uno dei quali colpito alla testa, uno alla gamba e il terzo al braccio. 
Gli scontri di giovedì, nell’area di al-Bireh, hanno avuto luogo dopo che il Consiglio degli studenti dell’università di Birzeit ha organizzato una marcia nella città. 
Prima della marcia, le forze israeliane hanno spruzzato aque reflue nel nord di al-Bireh misura preventiva per impedire ai palestinesi di protestare, secondo quanto affermato dai residenti del luogo. 
Scontri in corso

Sono in corso, da venerdì, scontri in tutta la colonia illegale di Beit El e la città di al-Bireh, che è un’area A controllata dall’Autorità Palestinese.

Giovedì, a Hebron, le forze israeliane hanno ferito un palestinese di 16 anni con munizioni letali durante gli scontri che sono scoppiati all’entrate del campo rifugiati al-Arrub, a nord del distretto, secondo quanto affermato da un funzionario della Mezzaluna Rossa.

Il coordinatore di un comitato locale per i giovani e i volontari della Mezzaluna Rossa, Muhammad al-Badawi, ha affermato che il giovane è stato ferito leggermente ed è stato ad un ospedale di Hebron per ricevere trattamenti.

Anche altri due giovani sono stati feriti leggermente con PARG.

I primi soccorsi sono stati dati ad un grande numero di residenti nel campo profughi che hanno sofferto gli effetti dell’inalazione del gas lacrimogeno durante gli scontri, ha affermato al-Badawi.

A Beit Ummar, sud del campo profughi di al-Arrub, tre palestinesi sono stati feriti con munizioni letali durante degli scontri all’entrata della città, secondo quanto affermato da un osservatore locale.

Il portavoce di un comitato locale di resistenza popolare, Muhammad Ayyad Awad, ha affermato che i tre sono stati trasportati verso ospedali di Hebron in condizioni moderate.

Awad ha affermato che gli scontri con le forze israeliane sono scoppiati in diverse aree di Beit Ummar, questo giovedì, e le forze israeliane hanno usato munizioni letali, pallottole d’acciaio rivestite in gomma e gas lacrimogeno per reprimere i manifestanti.

Le forze israeliane hanno fermato due studenti di 16 anni, identificati come Jumana Bassam Ibregheith e Shurouq Muhammad Awad, per due ore durante gli scontri.

Le forze israeliane hanno anche usato un magazzino nelle vicinanze, appartenente a un uomo identificato come Samir Shihda al-Alami, come una caserma militare improvvisata.

A Tulkarem, distretto nord della Cisgiordania, decine di giovani sono state feriti, compresi 12 colpiti con munizioni letali e 20 con PARG, durante gli scontri tra gli studenti dell’Università Tecnica Palestinese e le forze israeliane, vicino al posto di controllo Nitzani Oz, nella parte a est del distretto.

I medici hanno anche affermato che una persona di 57 anni con una malattia al cuore è stata internata nell’Unità di Terapia Intensiva a causa dell’inalazione del gas lacrimogeno.

Più tardi, gli scontri si sono spostati nel campus dell’università, dopo che i soldati israeliani lo hanno invaso.

È stato segnalato l’arresto di uno studente.

Gli scontri a Tulkarem sono iniziati dopo una marcia cominciata nel campus dell’università, a condanna delle violazioni israeliane contro al-Aqsa e Gerusalemme, e contro le morti recenti di palestinesi per mano delle forze israeliane.

Le autorità israeliane hanno scatenato campagne di arresti massicci nelle città palestinesi lungo la Cisgiordania e Gerusalemme est occupate, a seguito degli attacchi fatali contro quattro israeliani avvenuti durante la settimana.

Sei palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane da questo venerdì, tre dei quali sono stati assassinati dopo la conferma degli attacchi contro gli israeliani.

Le tensioni aumentano in forma costante da settimane in tutto il territorio palestinese occupato a causa delle restrizioni israeliane sui palestinesi che cercano di entrare nel complesso della moschea di al-Aqsa, a Gerusalemme est.

I feriti palestinesi segnalati giovedì portano a oltre 900 il totale di feriti da sabato 3 ottobre.

Traduzione di F.H.L.