Gli ordini di demolizione di Qalqiliya potrebbero lasciare decine di persone senza casa

Qalqiliya-Ma’an. Le autorità israeliane hanno consegnato ordini di demolizione a cinque famiglie palestinesi del villaggio di Hajja, nel nord della Cisgiordania a est di Qalqiliya, domenica mattina.

Fonti locali hanno riferito a Ma’an che le forze israeliane “hanno preso d’assalto” il villaggio e consegnato gli ordini a cinque famiglie del posto.

I residenti hanno detto che le autorità affermano che le famiglie hanno costruito le loro abitazioni senza licenza, e, quindi, vogliono demolirle, lasciando decine di persone senza casa.

Le case che devono essere demolite appartengono a Yusuf Omar Ahmad Hilal, Samir Omar Ahmad Hilal, Ibrahim Hilal Ahmad Hilal, Bilal Nur al-Din Masalha, e Nitham Hussein Masalha.

Nel 2014, Israele ha demolito più di 543 strutture palestinesi e sfollato almeno 1.266 persone, secondo l’UNOCHA.

Israele concede raramente ai Palestinesi permessi per costruire in Cisgiordania nelle zone sotto il loro controllo, o circa l’80 per cento della superficie totale.

Circa 27.000 case e strutture palestinesi sono state demolite da Israele da quando ha occupato la Cisgiordania, nel 1967.

Nel mese di maggio, le missioni dell’UE a Gerusalemme e a Ramallah hanno esortato Israele a bloccare la demolizione delle case nell’area C della Cisgiordania, descrivendo le azioni come “trasferimento forzato della popolazione e delle demolizioni di abitazioni palestinesi e delle infrastrutture”.

I territori palestinesi riconosciuti a livello internazionale, di cui la Cisgiordania e Gerusalemme Est fanno parte, sono occupati dai militari israeliani dal 1967.

Traduzione di Edy Meroli