Gli USA prendono in considerazione rappresaglia contro diplomatici palestinesi

Washington-MEMO. L’amministrazione Trump “sta prendendo in considerazione un’azione contro diplomatici palestinesi a Washington dopo che Ramallah ha chiesto alla Corte Penale Internazionale (CPI) di indagare su presunti crimini israeliani”, ha riferito il Times of Israel.

Come spiegato dal sito, “secondo una legge statunitense approvata nel dicembre 2015, l’Autorità Palestinese è soggetta a sanzioni se dovesse intentare una denuncia contro gli israeliani presso la CPI dell’Aia”.

Tali conseguenze includono la chiusura della missione dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina negli Stati Uniti.

“Stiamo rivedendo questo ultimo sviluppo per determinare se richiede cambiamenti nello stato operativo dell’ufficio dell’OLP a Washington, DC, che è stato limitato alle attività legate al raggiungimento di una pace duratura e globale tra israeliani e palestinesi, dal novembre 2017”, secondo quanto affermato da un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale.

“Gli Stati Uniti continuano a credere che i negoziati diretti tra le due parti siano l’unico modo per raggiungere una pace globale e duratura”, ha affermato il funzionario del NSC. “Il coinvolgimento della CPI non ci avvicina alla pace”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.