La Gran Bretagna ha fornito armi ad Israele per 7 milioni di sterline per condurre il bombardamento su Gaza

002Memo. I nuovi componenti del governo riuniti nella “Campagna Contro il Commercio di Armi” (CAAT) hanno dimostrato che il Regno Unito ha approvato contratti militari con Israele per un valore di 7 milioni di sterline nei sei mesi precedenti il recente bombardamento di Gaza. I contratti, che includono componenti per aerei senza pilota (droni), aerei da combattimento per colpire equipaggiamenti ed armi visibili.

Queste rivelazioni fanno seguito ad un rapporto redatto con la supervisione del Vince Cable’s Department of Business, Innovation & Skills che ha identificato dodici contratti per componenti che, si conclude, potrebbero essere stati utilizzati durante il recente conflitto. Tuttavia, nonostante le sue stesse rivelazioni, il Governo ha scelto di non sospendere alcun contratto.

Andrew Smith, della Campagna Contro il Commercio di Armi, ha affermato: “Fino alla vigilia del bombardamento la Gran Bretagna stava appoggiando i contratti per gli stessi tipi di armi che l’analisi di Vince Cable aveva riferito essere come quelli utilizzati contro la gente di Gaza”.

All’inizio di questo mese, in una lettera legale inviata al CAAT, il Governo ha annunciato che avrebbe condotto una nuova analisi sulle vendite di armi ad Israele.

Il Regno Unito ha una lunga storia di vendita di armi ad Israele. Una dichiarazione ministeriale del 21 aprile 2009, dell’allora Segretario degli Esteri e del Commonwealth, David Milliband, ha confermato che l’equipaggiamento israeliano usato a Gaza nel conflitto del 2008-2009 quasi certamente conteneva componenti forniti dal Regno Unito.

Andrew ha continuato: “Purtroppo non sarebbe la prima volta che le armi fornite dal Regno Unito vengono utilizzate da Israele. Questa nuova analisi sarà utile soltanto se significherà un cambiamento reale e fondamentale da affare come al solito. Il pubblico è stato giustamente scioccato dal bombardamento. Questo perché il Regno Unito deve annunciare un embargo completo su tutte le vendite di armi ad Israele e ad una fine della collaborazione militare”.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi