Guerra di Gaza: 313 i bambini uccisi da Israele.


Ramallah. Il Centro palestinese per i diritti umani ha confermato che l’ultima guerra israeliana nella Striscia di Gaza ha causato 1.414 morti tra i palestinesi, di cui 313 bambini, risultando così come la più sanguinosa in 42 anni di occupazione.

Secondo un report pubblicato dal Centro e intitolato “I crimini di guerra sui bambini”, l’83% delle 1.414 vittime d’Israele erano civili inermi.

Il report cita fra gli altri l’assassinio della 18enne Farah al-Helo, nel gennaio 2009, quando le forze israeliane hanno costretto la famiglia della ragazza a uscire di casa, nel quartiere az-Zaytun a Gaza, per poi aprire il fuoco contro tutti i presenti proprio mentre abbandonavano l’abitazione. La ragazza è stata uccisa da un proiettile nello stomaco.

Israele viene quindi accusata di non rispettare la legge umanitaria internazionale, che stabilisce la protezione dei bambini durante i conflitti armati, e di non prendere le dovute precauzioni per distinguere tra bersagli militari e civili.

Il report ha aggiunto infatti che le truppe israeliane bombardavano indiscriminatamente le scuole usate come rifugio dai cittadini in fuga dalle proprie case. Tali bombardamenti hanno avuto anche un grande impatto psicologico sulla popolazione, e in particolare sui suoi membri più giovani, senza contare i danni fisici permanenti che hanno causato a migliaia di palestinesi.

L’avvocato Raji as-Surani, direttore del centro, ha dunque invitato la comunità internazionale a condurre un’indagine comprensiva e indipendente su tutti gli attacchi documentati e commessi da Israele, in modo da perseguire lo Stato ebraico per i suoi crimini a Gaza.

 

 

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