Hamas: ‘La Palestina è araba e musulmana e non ne accetteremo la divisione’.

 
Gaza – Infopal

Il movimento di Hamas ha affermato che tutta la Palestina, dal fiume Giordano al mar Mediterraneo, comprese Gerusalemme e la moschea di al-Aqsa, è terra araba ed islamica da sempre, e che in essa non c’è posto per Israele (mentre per gli ebrei che accettassero la convivenza con musulmani e cristiani non ci sarebbero problemi, ndr); ha quindi accusato le Nazioni Unite della totale responsabilità di aver emesso la risolzione 181, ovvero il decreto delle Nazioni Unite del 1947 che divide la Palestina in due parti, assegnando agli Ebrei il 56% del territorio e il restante 44% ai Palestinesi, e considerando Gerusalemme “città internazionale”.

Hamas, in un comunicato stampa emanato in occasione del sessantesimo anniversario del già citato decreto, ha ribadito che la terra palestinese “è una sola e non è soggetta a divisioni, per cui non rinunceremo nemmeno ad un granello di essa, né riconosceremo gli ingiusti decreti internazionali che fanno decadere i diritti e i principi dei Palestinesi, i più importanti dei quali sono il diritto dei profughi a ritornare nelle loro case e il diritto a costituire lo Stato Palestinese indipendente con capitale Gerusalemme”.

A questo proposito, Hamas ha insistito sul fatto che sulle Nazioni Unite grava tutto il peso della sofferenza e delle disgrazie causate al popolo palestinese, e che hanno portato all’emigrazione di questo e all’arrivo degli invasori occupanti, imposti dalle grandi potenze occidentali. Per questo motivo, Hamas ha invitato queste ultime a rivedere la loro decisione: “Non è una vergogna rimediare a un errore, ma è ingiusto proseguire nel commetterlo”.

Hamas ha anche ricordato il suddetto anniversario, che cade a pochi giorni dalla conferenza di Annapolis, “nella quale gli Stati Uniti d’America hanno voluto liquidare la questione palestinese per completare il complotto” iniziato allora, e ha aggiunto: “La debolezza che sta vivendo attualmente il popolo palestinese, e che colpisce i due mondi arabo ed islamico, non durerà: il risveglio è imminente, e non rimarremo ostaggio dell’amministrazione americana”, precisando il rifiuto alle richieste di riconoscere lo Stato d’Israele come stato ebraico e sottolineando che si tratta di "uno stato destinato a sparire" (in quanto ebraico, basato sul concetto di razza e religione, per lasciare il posto a uno binazionale, ndr).

Il movimento ha poi rinnovato “il nostro attaccamento al diritto a resistere con ogni mezzo contro coloro che occupano la nostra terra (…). Ciò che viene portato via con la forza non si riottiene senza la forza”.

Hamas ha infine invitato le nazioni arabe ed islamiche a prendere consapevolezza del complotto che mina l’esistenza palestinese nella sua terra e nella sua patria, e a rinnovare l’appoggio politico, materiale e morale per rafforzare la sua fermezza davanti a tutti i complotti politici che prendono di mira gli Arabi e i musulmani. Secondo Hamas, la Palestina è parte integrante del mondo arabo, e il suo popolo impegnato nella Resistenza ha bisogno dell’appoggio e del sostegno costanti che le nazioni arabe ed islamiche gli garantiscono da sempre.

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