Hamas: non c’è giustificazione per la prolungata detenzione di Al-Khudari e dei palestinesi nelle carceri saudite

Quds Press. Il Movimento di resistenza islamica “Hamas” ha ribadito la sua richiesta ai sauditi per il rilascio dei detenuti palestinesi rinchiusi nelle loro carceri, in particolare del suo ex rappresentante a Riyadh, Muhammad al-Khudari e di suo figlio Hani, sottolineando che “non c’è giustificazione per la loro prolungata prigionia”.

Il portavoce del movimento, Fawzi Barhoum, ha dichiarato in una nota, giovedì: “Avrebbero dovuto onorarli per i servizi che hanno fornito al Regno e al suo popolo, non arrestarli e torturarli, soprattutto perché non hanno commesso alcun reato o crimine”.

Ha aggiunto: “È giunto il tempo di rilasciarli tutti, in particolare in questo momento in cui la nazione vive i giorni del mese benedetto del Ramadan. L’imperativo religioso, morale ed etico per le autorità saudite è di rilasciarli immediatamente e restituirli alle loro famiglie”.

Amnesty International ha rivelato in una recente rapporto che Al-Khudari, 83 anni, è paralizzato e ha perso parti dei denti.

Hamas ha anche reso noto che è in atto un grave deterioramento della salute del suo ex rappresentante in Arabia Saudita, detenuto dal 2019.

Le autorità saudite arrestarono al-Khudari, l’ex ambasciatore di Hamas a Riyadh, nell’aprile 2019, insieme al figlio Hani. Dall’inizio del caso, Riyadh non ha rilasciato alcun commento o chiarimento in merito.