Haniyah: Hamas non si piegherà alla richiesta di Israele

haniyehPressTv e Quds Press. Il movimento di resistenza palestinese, Hamas, ha respinto la richiesta del regime israeliano di disarmare il gruppo come condizione per rimuovere il blocco di sette anni sulla Striscia di Gaza, devastata dalla guerra.

Durante il sermone per la preghiera di venerdì 5 settembre, in una moschea del campo profughi di al-Shati, a Gaza, il leader di Hamas, Ismail Haniyah, ha dichiarato che le armi e gli equipaggiamenti dei Palestinesi non sono negoziabili in quanto rappresentano un diritto alla difesa e alla resistenza contro il potere dell’occupazione.

“Noi non chiediamo la guerra, non vogliamo la guerra, ma se il nemico la vuole ci batteremo di nuovo”, ha detto il leader palestinese.
Questo mese le delegazioni palestinesi e israeliane hanno stabilito di tenere colloqui indiretti in Egitto.

I Palestinesi hanno chiesto la rimozione completa dell’assedio israeliano sulla Striscia densamente popolata come parte di qualunque tipo di accordo.

Tel Aviv, dal canto suo, esige il disarmo del gruppo palestinese.

La recente guerra di Israele contro Gaza si è conclusa il 26 agosto con una tregua mediata dall’Egitto, che è entrata in vigore dopo le trattative del Cairo. L’accordo stabilisce di togliere il blocco israeliano, nonché la garanzia che le richieste palestinesi saranno soddisfatte.

Aerei da guerra e carri armati israeliani hanno iniziato a bombardare l’enclave assediata all’inizio di luglio, infliggendo pesanti perdite alla terra palestinese.

Circa 2.140 Palestinesi, soprattutto civili, tra cui donne, bambini e anziani, sono stati uccisi in 50 giorni di aggressione  israeliana a Gaza. Altri 11.000 sono rimasti feriti.

Tel Aviv ha reso noto che 72 israeliani sono stati uccisi (quasi tutti militari, ndr), ma Hamas indica un numero molto più alto.

Traduzione di Edy Meroli