Haniyah: si intensifichino gli sforzi verso l’unità nazionale.

Gaza – Infopal. Il primo ministro palestinese Isma‘il Haniyah ha annunciato che Hamas punterà al dialogo in riconoscimento della serietà della questione palestinese e dell’unità che essa richiede a livello nazionale. Haniyah ha anzi invitato a intensificare gli sforzi per porre fine allo scisma palestinese.

Durante le preghiere per la ‘Eid al-Fitr [la festa di fine Ramadan, ndr], guidate dallo stesso Haniyah allo stadio Yarmuk di Gaza, il premier ha affermato che una delegazione ufficiale del movimento partirà per il Cairo dopo la pausa festiva, per discutere con l’Egitto alcuni punti della proposta avanzata da quest’ultimo sulla riconciliazione nazionale.

Haniyah ha precisato che Hamas accoglie a prescindere qualsiasi progetto egiziano, anche se ha apparentemente aggiunto che la delegazione informerà il Cairo di qualsiasi riserva del movimento nei confronti della proposta in questione

Ha quindi espresso la propria speranza che l’Egitto faccia maggiori pressioni sul movimento di Fatah e sull’Anp di Ramallah per creare l’atmosfera giusta per la prossima fase delle trattative, da condurre sul rilascio dei prigionieri politici dalle carceri della Cisgiordania.

Haniyah ha anche invitato i paesi arabi e islamici ad avviare la ricostruzione della Striscia di Gaza, che ha visto grandissime distruzioni durante la guerra israeliana e che ospita tuttora migliaia di senza tetto le cui case sono state abbattute.

Una critica è stata inoltre mossa nei confronti del silenzio della comunità internazionale di fronte al rapporto Goldstone, che rischierebbe di finire nel cassetto di qualche funzionario cadendo nel dimenticatoio.

Il primo ministro ha poi ricordato che nessuno può permettersi di scavalcare i diritti dei palestinesi durante i negoziati con l’occupazione, e che i primi di questi diritti sono il ritorno dei rifugiati e il richiamo lanciato da Gerusalemme all’Anp perché questa interrompa i suoi negoziati con Israele.

Haniyah ha infine dedicato alcune parole ai caduti e ai prigionieri palestinesi e alle loro famiglie, lodando la loro fermezza di fronte al nemico.

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