Hebron, il Ramadan riporta in vita l’antico borgo

447761520Al-Khalil (Hebron) – PIC. Il mese del Ramadan arriva è arrivato e con lui anche la vit

a in vie, vicoli e bazar dell’antico borgo di Hebron, nel sud della Cisgiordania.

Gli occupanti sionisti non si sono privati di uccidere, a sangue freddo, Palestinesi durante l’Intifada di Gerusalemme, nei pressi della moschea al-Ibrahimi, nei vicoli dell’antico borgo, ovunque nella città di Hebron. Poi, avanzano pretesti, veri o falsi, per chiudere le vie, i vicoli, i negozi, le moschee.

Di fronte a questi comportamenti, più di una istituzione e di una personalità ha deciso di sostenere gli abitanti di queste zone perseguitate dalla colonizzazione, in particolare, durante questo mese Ramadan.

Mohammed az-Zighayyer, portavoce dell’Unione contro la colonizzazione, ha dichiarato al corrispondente di PIC che l’antico borgo di Hebron ospita circa 1800 negozi di cui più di 500 sono stati chiusi dai sionisti. I visitatori e i clienti hanno abbandonato le vie, i vicoli, i bazar della città, a causa delle politiche israeliane. La mancanza di clienti ha spinto tanti commercianti a chiudere.

Il Ramadan riporta in vita la città

Abu Kamal al-Awawda ha un negozio di ricami da una trentina di anni, nei pressi della moschea Ibrahimi. È felice di vedere il mese di Ramadan riportare in vita la Città Vecchia dopo una morte di 11 mesi. L’arrivo di tanti fedeli a pregare nella Moschea rende alla città la sua bellezza perduta durante tutto l’anno e agli abitanti il sorriso, la speranza e la forza di resistere.

«Speriamo che il mese di Ramadan resterà qui tutto l’anno», dice hajj al-Dweik, un altro commerciante.

Campagne contro l’embargo

Diverse istituzioni propongono attività per attirare la gente verso la Città Vecchia per distruggere la barriera della paura impiantata dai coloni. Alcune fabbriche di latticini propongono i loro prodotti a prezzo di costo, un esempio tra tanti.

Con lo stesso scopo, il ministero per il Patrimonio ha creato un programma ricco di conferenze e attività varie. Assicurerà anche mezzi di trasporto, dessert, caffè e altro ancora.

Sempre per incoraggiare i Palestinesi a recarsi nell’antico borgo di al-Khalil, il ministero organizzerà una giornata della salute in cui medici con diverse specializzazioni faranno visite gratuite e forniranno medicine all’interno della moschea al-Ibrahimi.

Tutti i fedeli che pregheranno nel luogo sacro riceveranno un cappello con su scritto «Ho pregato al Santuario».

E sono state anche distribuite 300 lanterne ai bambini dell’antica città.

Anche i poveri della città ne beneficeranno. Saranno cucinate e distribuite una ventina di tonnellate di carne, così come verranno distribuiti pacchi per la festa della fine del mese di Ramadan.

Tali attività vengono promosse con lo scopo di far uscire la città dalla condizione di terrore, di chiusura e di embargo imposto dagli occupanti sionisti.

Il ministero cercherà di portare avanti attività simili e sostenere il movimento economico della Città Vecchia di Hebron tutto l’anno per preservare la città, l’antico borgo e la moschea al-Ibrahimi.

Traduzione di Giovanna Vallone