I Palestinesi della Conferenza Europea chiedono il sostegno internazionale per al-Qeeq

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Londra-PIC. I Palestinesi della Conferenza Europea hanno chiesto un sostegno arabo e internazionale forte per il giornalista Mohamed al-Qeeq, in sciopero della fame da 77 giorni per protestare contro la sua detenzione illegale nelle carceri israeliane senza accusa né processo.

Il presidente della conferenza, Mazen Kahil,  ha invitato l’Unione Europea e “il mondo libero” a sostenere il popolo palestinese sottoposto a crimini efferati e violazioni: “Chiediamo anche al Parlamento Europeo e ai sostenitori della libertà di espressione di appoggiare al-Qeeq che entra in una fase molto critica di sciopero della fame”.

Ha accusato Israele di colpire deliberatamente i giornalisti nei territori occupati per  prevenire qualsiasi tentativo di rivelare la sua brutta immagine.

Il responsabile dell’Assemblea palestinese in Germania, Suhail Abu Shamala, ha sottolineato l’urgente bisogno di offrire una protezione internazionale ai bambini palestinesi che sono colpiti quotidianamente durante le campagne israeliane di arresti.

Abu Shamala ritiene la comunità internazionale totalmente responsabile della salvezza di al-Qeeq, rilevando che molti eventi di solidarietà saranno organizzati a sostegno del suo sciopero della fame.

Martedì sera, invece, la polizia israeliana ha arrestato due attivisti per i diritti umani all’interno della Linea Verde per il sostegno ad al-Qeeq.

Il capo dell’istituzione, Youssef al-Sidiq, Firas al-Omari, e l’avvocato Ahmed Khalifa sono stati brutalmente arrestati mentre partecipavano ad un evento di solidarietà fuori dall’ospedale Afula, hanno affermato il Comitato palestinese per i Detenuti e degli ex-detenuti.

La moglie del detenuto palestinese Muhammad al-Qeeq ha detto che lo stato di salute del marito si è nettamente aggravato quando è entrato nel 77 giorno di sciopero della fame.

Il 21 novembre 2015, le forze israeliane hanno arrestato Mohammed al-Qeeq, 33 anni, giornalista di al-Majd Saudi Channel, a casa sua. Ha sperimentato un interrogatorio duro, durante il quale è stato torturato, è stato incatenato (Shabeh), prima di essere posto in detenzione amministrativa. Quindi al-Qeeq ha iniziato lo sciopero della fame.

Al-Qeeq è in sciopero della fame dal 25 novembre 2015 per protestare contro la pena di  6 mesi di detenzione amministrativa. Dopo che la sua salute è peggiorata, al-Qeeq è stato portato all’ospedale Afula dove si trova tuttora. Fonti dei diritti umani hanno riferito che soffre di continui mal di testa, dolori allo stomaco e alle articolazioni, vomita sangue e ha perso 13 chili di peso. Il 12 gennaio 2016, le autorità israeliane hanno alimentato forzatamente al-Qeiq, è stato ammanettato e gli sono stati somministrati forzatamente fluidi per via endovenosa in grave violazione della volontà di al-Qeeq immobilizzato, un crimine internazionale che richiede la detenzione di chi l’ha ordinato e applicato.

Traduzione di Edy Meroli