I soldati rapiscono nove palestinesi, feriti molti residenti

Imemc. Lunedì, i soldati israeliani hanno invaso diverse comunità palestinesi in Cisgiordania e a Gerusalemme, hanno violentemente perquisito case e proprietà, e rapito nove palestinesi. L’esercito ha attaccato e ferito una donna nella sua casa, mentre molti residenti hanno subito gli effetti dell’inalazione di gas lacrimogeni.

La Palestinian News & Info Agency (WAFA) ha riportato che i soldati hanno fatto irruzione nella casa di Badea’ Shafiq Snober, 47 anni, nel villaggio di Yitma, a sud della città di Nablus, situata a nord della Cisgiordania, e poi l’hanno rapito, dopo aver cercato con violenza nella sua proprietà e causato dei danni.

Hanno inoltre attaccato la moglie di Badea’, Eman ‘Othman, 45 anni, dopo che questa aveva cercato di impedirgli di saccheggiarle la casa e rapire il marito, causandole diverse ferite e contusioni.

Dozzine di veicoli armati hanno inoltre invaso le città di Huwwara, Beit Forik, Osarin e Qabalan, perquisendo e saccheggiando diverse abitazioni, ma si sono ritirati senza aver effettuato alcun arresto.

Inoltre, i soldati hanno rapito Yahya Mohammad Hajj Mohammad, dalla città di Nablus: dopo aver fatto irruzione e perquisito casa sua, lo hanno colpito varie volte con manganelli e spranghe di ferro, i loro cani lo hanno aggredito causandogli tagli e lividi in parecchie parti del corpo.

Un altro palestinese, identificato come Zeid Younis, è stato rapito nel suo villaggio di Iraq at-Tayeh, dopo che i soldati hanno fatto irruzione nel suo negozio, danneggiando deliberatamente i suoi beni e la sua proprietà e rubando alcune somme di denaro.

Nella Gerusalemme occupata, ad essere rapito è stato Ahmad Daoud Nasser, 17 anni, del quartiere Ras al-‘Amoud, a Silwan, a sud della moschea di al-Aqsa.

Il Wadi Hilweh Information Center a Silwan (Silwanic) ha affermato che ci sono stati degli scontri nel quartiere, e che i soldati hanno sparato decine di bombe a gas, granate assordanti e proiettili di gomma.

Scontri simili hanno avuto luogo nei pressi del campo profughi di Shu’fat, in particolare nei pressi del posto di blocco militare installato vicino all’ingresso principale del campo.

I soldati hanno poi rapito anche Hussein Edkeidik e Mohammad Sob-Laban nel quartiere di Wad al-Jouz, a Gerusalemme, e hanno invaso il quartiere di Dar Abu Jamal nella città di Jabal al-Mokabber.

È stata quindi attaccata la Technical Academy Palestina, ad al-‘Arroub una cittadina situata a nord di Hebron, e, dopo aver circondato il campus, hanno impedito agli studenti di entrare o uscire.

È stato rapito uno studente, identificato come ‘Amro Jamil Ahmad al-‘Allami, 20 anni.

Mohammad Awad, portavoce del Comitato popolare contro il Muro e le colonie di Beit Ummar, ha riferito che i soldati gli hanno impedito di documentare la loro invasione, trattenendolo in caserma.

Ha poi aggiunto che hanno trattenuto per tre ore lui e al-‘Allami presso la base militare Etzion, a nord di Hebron, per poi rilasciare lui ma trattenendo al-‘Allami.

Notizie correlate riferiscono che i soldati hanno sparato bombe a gas a decine di residenti e  alle case, nel campo profughi di al-‘Arroub, a nord di Hebron.

La Red Crescent Society a Hebron ha affermato che molti residenti hanno ricevuto il trattamento per gli effetti da inalazione di gas lacrimogeni.

Lunedi all’alba, i soldati hanno attaccato due villaggi nel nord della città cisgiordana di Jenin, si sono scontrati con i giovani del luogo, molti Palestinesi hanno quindi sofferto gli effetti da inalazione dei gas lacrimogeni, e hanno rapito un palestinese vicino a Betlemme.

Traduzione di Domenica Zavaglia