I traghetti della morte ora contengono anche Palestinesi che fuggono da Gaza

ITALY-SEA-REFUGEES-IMMIGRATIONInfoPal. Tra le migliaia di disperati che ogni giorno tentano di raggiungere le coste italiane via mare ora ci sono anche i Palestinesi. E’ una tragica novità che si aggiunge al dramma dei tanti che fuggono a causa di guerre e fame.

La guerra civile in corso in Siria ha costretto a un esodo massiccio i rifugiati palestinesi, che a centinaia arrivano in Europa e in Italia; ora anche la devastazione provocata dai 51 giorni di bombardamenti israeliani contro la Striscia di Gaza sotto assedio stanno spingendo altri a fuggire, e a morire in mare, come migliaia di altri migranti che lasciano la propria terra a causa di carestie, conflitti e dittature, e finiscono uccisi dai trafficanti di morte.

Sabato 13 settembre, 15 migranti gazawi sono morti, dopo che la barca in cui si trovavano si è capovolta nel Mar Mediterraneo, al largo della costa di al-Ajami, vicino ad Alessandria, nel nord dell’Egitto.

Altri sono affogati in mare, qualche giorno dopo, insieme a compagni di sventura di varie nazioni: “Gli scafisti hanno affondato il barcone, poi sono rimasti a guardarci affogare”.

L’assedio su Gaza ha chiuso tutti i confini in entrata e uscita dalla Striscia e ha reso i viaggi o l’emigrazione per vie legali estremamente difficili per la maggioranza della popolazione, spingendo molti a pagare ingenti somme di denaro per attraversare i tunnel verso l’Egitto e pagare un passaggio sulle barche della morte dirette in Italia.

“I traghetti della morte ora coinvolgono anche i Palestinesi – scrive il presidente dell’Associazione dei Palestinesi in Italia, Mohammad Hannoun, nella sua pagina Facebook -. La migrazione di cittadini palestinesi dalla Striscia di Gaza è un fenomeno nuovo e preoccupante: Gaza ha dovuto affrontare tre devastanti guerre israeliane e un assedio politico, economico, culturale e sociale che dura da otto anni”.

“Dove è l’Autorità palestinese? – si chiede Hannoun – Dov’è il governo della cosiddetta riconciliazione nazionale? Dove sono le fazioni ed i servizi di sicurezza? Dove sono i media nazionali?”

Dov’è l’Umanità?, aggiungiamo noi.