IFJ e PJS condannano l’attacco israeliano al fotogiornalista

Imemc. L’International Federation of Journalists (IFJ) e il Palestinian Journalists Syndicate (PJS), venerdì, hanno denunciato l’ultimo grave attacco israeliano contro un giornalista nella Cisgiordania.

Il fotoreporter Moath Amarneh ha perso la vista dall’occhio sinistro dopo essere stato gravemente ferito da un proiettile di gomma, sparato da un soldato israeliano. Amarneh stava riprendendo una protesta contro la confisca delle terre, nella regione di Surif, nel governatorato di Hebron. E’ stato portato all’ospedale di Hebron per cure d’emergenza.

In una dichiarazione, il PJS ha condannato l’attacco, descrivendolo come “un obiettivo deliberato da parte dell’esercito israeliano di un collega che indossava un giubbotto antiproiettile contrassegnato come PRESS”.

Ha inoltre invitato “le istituzioni internazionali ad agire rapidamente per fermare questa violenza contro la stampa in Palestina”.

Anthony Bellanger, segretario generale dell’IFJ, ha dichiarato: “Ancora una volta, l’IFJ deplora gli attacchi ai giornalisti palestinesi da parte dell’esercito israeliano. L’IFJ ricorda che il diritto internazionale si applica ovunque e che nessun governo è al di sopra di esso”.

Bellanger ha inoltre affermato: “È giunto il momento per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite di adottare la Convenzione per la protezione e la sicurezza dei giornalisti, in modo che l’impunità di cui godono i predatori della libertà di stampa e della democrazia possa finire in Israele come altrove”.

Traduzione per InfoPal di L.P.

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