Il CLP approva una legge contro la 'rinuncia a Gerusalemme' e bolla come incostituzionali le decisioni del governo Fayyad.

 

Gaza – Infopal

Ieri, il Consiglio Legislativo Palestinese ha votato a maggioranza una legge che "proibisce di rinunciare alla città Gerusalemme" e incrimina coloro che dovessero violarla.

Secondo l’articolo 70 della Legge Base, la nuova legge passerà per l’approvazione al presidente dell’Autorità nazionale, Mahmoud Abbas. Se egli non dovesse rispondere durante il periodo previsto, un mese, la legge diventerà comunque esecutiva e verrà pubblicata sulla gazzetta ufficiale.

Il dott. Ahmad Bahar, presidente del CLP con delega, durante il discorso di apertura, ha chiesto al presidente Abu Mazen di rispettare "il sacrificio dei caduti palestinesi e fermare gli inutili colloqui con lo Stato di occupazione israeliano": "Questi incontri – ha sottolineato – giustificano i sionisti criminali che si dedicano a uccidere i figli del nostro popolo e a rafforzare l’assedio".

Bahar ha invitato gli Arabi e i Musulmani, leader e popolazioni, in particolare l’Egitto – che deve sciogliere l’assedio e aprire il valico di Rafah -, a sostenere il popolo palestinese, e ha espresso la speranza che gli incontri tra i responsabili egiziani e quelli del movimento di Hamas possano mettere fine, una volta per tutte, alla chiusura del passaggio.

Bahar ha aggiunto che la presidenza del Consiglio condanna "le dichiarazioni incostituzionali del governo di Salaam Fayyad che riguardano la vendita ai non palestinesi di immobili e terreni in Palestina", evidenziandone la "pericolosità e la minaccia" per il futuro dei Territori.

E ha aggiunto che "qualsiasi pratica o decreto emesso dal governo Fayyad è nullo, a livello costituzionale e legale, e non verrà rispettato, in quanto tale governo è illegale, perché ha preso il potere e opera senza la fiducia del Consiglio Legislativo. Esso rappresenta una violazione spudorata e senza precedenti della Legge palestinese e un attacco alla democrazia".

Bahr ha poi espresso preoccupazione nei confronti delle continue aggressioni contro i cittadini cristiani e le loro proprietà – l’ultima, la settimana scorsa, contro l’Associazione dei Giovani cristiani -, affermando che "è loro diritto vivere in pace e tranquillità". E ha chiesto al governo palestinese (della Striscia di Gaza, ndr), di prendere "le misure necessarie per scoprire i criminali e presentarli alla giustizia, colpendo duramente chi gioca con la sicurezza della patria e dei cittadini, in particolare i nostri fratelli cristiani".

Bahar ha infine condannato "gli attacchi della stampa occidentale, in primis i giornali danesi, che hanno pubblicato disegni che offendono il profeta Muhammad e che ledono i nostri sentimenti e quelli di tutti i musulmani del mondo", e ha chiesto al governo di Copenaghen di scusarsi pubblicamente.

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