Il massacro di un innocente: come i soldati di Israele hanno ucciso un bimbo di 11 anni.

L’attacco brutale delle forze israeliane di venerdì, a Seida. Come i soldati di Israele hanno massacrato un bambino di 11 anni.

Venerdì, le forze di occupazione israeliane hanno trucidato un bambino che se ne stava seduto su un albero di fichi, nella cittadina di Seida, nei pressi di Tulkarem.

Il bimbo aveva 11 anni e si chiamava Mahmoud Al-Qarnawi. E’ stato lasciato morire dissanguato, per terra, dai soldati di Israele.

Alla madre che chiedeva loro se il figlio era vivo, hanno risposto: "forse".

Il piccolo, un palestinese con cittadinanza israeliana, si era recato con la sua famiglia a visitare dei parenti, a Seida.

La sua famiglia ha raccontato che i soldati gli hanno sparato a bruciapelo, mentre si trovava sull’albero. La madre e la sorella, che erano in casa, hanno udito una scarica di proiettili e sono uscite fuori: Mohammed era steso a terra, in una pozza di sangue.

I militari hanno aspettato che il piccolo morisse e poi se ne sono andati, rifiutandosi, con la minaccia delle armi, di farlo soccorrere quando ancora era vivo ma con la testa squarciata dai proiettili.

Anche il fratello maggiore, di Siddiq, di 22, era stato ferito e sanguinava.

Testimoni oculari hanno raccontato che i soldati hanno interrogato un altro giovane membro della famiglia Al-Qarnawi, Safwat, e lo hanno picchiato. Poi, si sono messi a giocare a calcio tra di loro, nel giardino. 

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