Il massacro norvegese rivela i pregiudizi dei difensori di Israele

Middle East Monitor.Una settimana dopo l’orribile massacro in Norvegia due dibattiti paralleli si sono aperti. Inevitabilmente, uno di essi è dominato da preoccupazioni di sicurezza. L’altra discussione, ugualmente importante, esamina il ruolo dei media di destra. Scrivendo sul Financial Times, il giornalista norvegese Petter Nome ha notato che molte delle idee articolate dall’autore della strage, Anders Breivik, non erano “oscure assurdità” della mente di uno “squilibrato solitario” ma parte di un discorso molto diffuso in Europa, anche negli ambienti politici.

Vergognosamente, nel periodo successivo al massacro, i commentatori con tendenze di destra, pro-israeliane, hanno mostrato poca moderazione. Glenn Beck, ospite di un talk show americano, ha rivelato il lato oscuro delle conseguenze dei media quando ha paragonato le giovani vittime di Breivik presenti al campo estivo norvegese ai membri della Gioventù Hitleriana. Questa terrificante insensibilità ha spinto Torbjorn Eriksen, un addetto stampa del primo ministro norvegese, Jens Stoltenberg, a concludere che ciò ha segnato “un nuovo minimo storico” nel decoro e nella decenza pubblica.

L’infamia e la notorietà di Beck derivano dai suoi show su Fox News, l’azienda americana di Rupert Murdoch. Sorprendentemente, nonostante abbia una predilezione per gli accessi razzisti, incluso l’antisemitismo, ha ricevuto fragorosi applausi durante un recente discorso al parlamento israeliano.

Nonostante non abbia ancora fatto apparizioni a Westminster, sono già state espresse preoccupazioni per le sue osservazioni sgradevoli. Il 20 gennaio 2011, il deputato Tom Watson (laburista della circoscrizione di West Bromwich East) ha affermato durante un incontro della House of Common sull’antisemitismo: “Voglio parlare di esempi specifici di antisemitismo nei media, in particolare di un problema continuo con Fox News, che trasmette anche nel Regno Unito. Vorrei concentrarmi in particolare sullo show condotto da Glenn Beck, che ha trasmesso messaggi antisemiti per parecchi mesi.”

Watson ha ricordato ai colleghi che Fox News è vincolata dal codice britannico sulle telecomunicazioni. “La gente mi dice che Fox News accoglie positivamente Israele ma non gli ebrei,” ha aggiunto.

Da quanto traspare, quest’affermazione non era del tutto corretta. La settimana scorsa più di 5000 cristiani evangelici si sono radunati al Convention Centre di Washington per la conferenza annuale dei Christian United For Israel (CUFI). Glenn Beck ha detto al pubblico che Israele non può cedere i territori occupati che sono sotto il suo controllo, ed ha esortato lo stato sionista a dichiarare che essi “sono ebraici”.

Mentre sembra che Watson si sia lasciato sfuggire alcuni dei dettagli più sottili, il senso generale di questo dibattito è molto significativo. “La ragione per cui sono così preoccupato è che Rupert Murdoch ha asserito che Sky News sarebbe molto più popolare se fosse più simile a Fox News. Non voglio che ciò si avveri nel Regno Unito.”

Una veloce rassegna della collezione di affermazioni oltraggiose di Beck spiega come mai la sua retorica è una minaccia per il bene pubblico. Ad esempio, “Quando vedo la famiglia di una vittima dell’11 settembre in televisione, o altrove, penso solamente ‘Oh state zitti’, mi hanno veramente stufato perché si lamentano sempre”. (The Glenn Beck Programme, 9 sett. 2005). O ancora: “Le uniche [vittime dell’uragano Katrina] che vediamo in televisione sono le canaglie”.

Come Breivik, Beck non dovrebbe essere liquidato come un caso isolato, di destra e pro-israeliano. Altri esempi includono Bernard Lewis, uno studioso di Medio Oriente ed Islam, e di conseguenza un “esperto” ben conosciuto dai media, che ha detto al Jerusalem Post nel febbraio 2007 che i musulmani “sembrano in procinto di impadronirsi dell’Europa”, la quale ha “rinunciato” agli sforzi per mantenere la propria cultura. Ha affermato che presto l’unica domanda importante sul futuro dell’Europa sarà: “Sarà un’Europa islamizzata, o un Islam europeizzato?”.

Melanie Phillips, opinionista del Daily Mail e precedentemente dello Spectator, citata positivamente da Breivik nel suo folle “manifesto”, ha elogiato nel corso dell’anno il primo ministro britannico David Cameron, quando il suo attacco al multiculturalismo era, in realtà, un’aggressione verso l’Islam ed i musulmani: “ …dobbiamo essere completamente chiari sul dove risiedono le origini di questi attacchi terroristici”, ha detto Cameron ad una platea a Monaco. “Cioè nell’esistenza di un’ideologia, l’estremismo islamico”.

In risposta a ciò, l’ultrasionista Phillips ha detto ai lettori dello Spectator che l’”estremismo islamico” non è una “perversione distorta” dell’Islam. “È qualcosa – ha sostenuto – di radicato nell’autentica teologia e nella storia islamiche”.

Un altro sionista, Geoffrey Alderman, ha utilizzato la sua rubrica sul Jewish Chronicle per elogiare l’islamofobo olandese Geert Wilders, il cui curriculum è il più bellicoso dell’estrema destra anti-musulmana. Malgrado ciò, secondo Alderman, “Per la causa della libertà gli interventi del politico olandese Geert Wilders sono allo stesso tempo una benedizione e una maledizione. Sono una benedizione non solo per il supporto di Wilders per Israele, ma perché è stato assolutamente ostinato – ed implacabile – nella sua insistenza sul dire la verità sull’Islam militante”. Tuttavia, ha continuato Alderman -, lo svantaggio è che Wilders ed il suo partito si oppongono alla produzione della carne kosher in Olanda. È positivo che Wilders sia fermamente anti-islamico ed anti-musulmano, ma è un peccato che sia anche contro la macellazione religiosa ebraica, si lamenta Alderman. La doppiezza di commentatori come l’opinionista del Jewish Chronicle  è palese agli occhi degli osservatori ragionevoli.

Tutte queste persone di destra condividono l’amore per un Israele sempre più razzista e di estrema destra. Beck dice che Israele non dovrebbe restituire ai palestinesi i territori illegalmente occupati. Wilders crede che la Giordania sia la Palestina, sostenendo quindi tacitamente l’ulteriore pulizia etnica della Palestina storica. Phillips è semplicemente Melanie Phillips; questo basta.

E tuttavia, il discorso dei partiti populisti e della tendenza dominante rimane confuso. Petter Nome afferma che tutti loro promuovono l’odio e l’ostilità verso persone che conoscono a stento, spesso facendo in modo che tali sentimenti, quando espressi, si mutino in violenza.

In un modo alquanto perverso, aspettiamo il giorno in cui Glenn Beck sarà invitato nel Regno Unito per verificare se il Community Security Trust degli ebrei britannici, che ha fatto pressioni sul governo britannico perché detenesse e deportasse il leader palestinese (e detentore di passaporto israeliano) Raed Salah, richiamerà le lamentele americane sull’antisemitismo e chiederà la sua esclusione. In caso contrario sarà evidente l’ipocrisia del CST, ma anche quanto i sostenitori di Israele si siano mossi verso destra.


Traduzione per InfoPal a cura di Giulia Sola



             Il Community Security Trust (CST) è un ente di beneficenza britannica creato nel 1994 per assicurare l’incolumità e la sicurezza della comunità ebraica nel Regno Unito.

 

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Il massacro norvegese rivela i pregiudizi dei difensori di Israele

Middle East Monitor.Una settimana dopo l’orribile massacro in Norvegia due dibattiti paralleli si sono aperti. Inevitabilmente, uno di essi è dominato da preoccupazioni di sicurezza. L’altra discussione, ugualmente importante, esamina il ruolo dei media di destra. Scrivendo sul Financial Times, il giornalista norvegese Petter Nome ha notato che molte delle idee articolate dall’autore della strage, Anders Breivik, non erano “oscure assurdità” della mente di uno “squilibrato solitario” ma parte di un discorso molto diffuso in Europa, anche negli ambienti politici.

Vergognosamente, nel periodo successivo al massacro, i commentatori con tendenze di destra, pro-israeliane, hanno mostrato poca moderazione. Glenn Beck, ospite di un talk show americano, ha rivelato il lato oscuro delle conseguenze dei media quando ha paragonato le giovani vittime di Breivik presenti al campo estivo norvegese ai membri della Gioventù Hitleriana. Questa terrificante insensibilità ha spinto Torbjorn Eriksen, un addetto stampa del primo ministro norvegese, Jens Stoltenberg, a concludere che ciò ha segnato “un nuovo minimo storico” nel decoro e nella decenza pubblica.

L’infamia e la notorietà di Beck derivano dai suoi show su Fox News, l’azienda americana di Rupert Murdoch. Sorprendentemente, nonostante abbia una predilezione per gli accessi razzisti, incluso l’antisemitismo, ha ricevuto fragorosi applausi durante un recente discorso al parlamento israeliano.

Nonostante non abbia ancora fatto apparizioni a Westminster, sono già state espresse preoccupazioni per le sue osservazioni sgradevoli. Il 20 gennaio 2011, il deputato Tom Watson (laburista della circoscrizione di West Bromwich East) ha affermato durante un incontro della House of Common sull’antisemitismo: “Voglio parlare di esempi specifici di antisemitismo nei media, in particolare di un problema continuo con Fox News, che trasmette anche nel Regno Unito. Vorrei concentrarmi in particolare sullo show condotto da Glenn Beck, che ha trasmesso messaggi antisemiti per parecchi mesi.”

Watson ha ricordato ai colleghi che Fox News è vincolata dal codice britannico sulle telecomunicazioni. “La gente mi dice che Fox News accoglie positivamente Israele ma non gli ebrei,” ha aggiunto.

Da quanto traspare, quest’affermazione non era del tutto corretta. La settimana scorsa più di 5000 cristiani evangelici si sono radunati al Convention Centre di Washington per la conferenza annuale dei Christian United For Israel (CUFI). Glenn Beck ha detto al pubblico che Israele non può cedere i territori occupati che sono sotto il suo controllo, ed ha esortato lo stato sionista a dichiarare che essi “sono ebraici”.

Mentre sembra che Watson si sia lasciato sfuggire alcuni dei dettagli più sottili, il senso generale di questo dibattito è molto significativo. “La ragione per cui sono così preoccupato è che Rupert Murdoch ha asserito che Sky News sarebbe molto più popolare se fosse più simile a Fox News. Non voglio che ciò si avveri nel Regno Unito.”

Una veloce rassegna della collezione di affermazioni oltraggiose di Beck spiega come mai la sua retorica è una minaccia per il bene pubblico. Ad esempio, “Quando vedo la famiglia di una vittima dell’11 settembre in televisione, o altrove, penso solamente ‘Oh state zitti’, mi hanno veramente stufato perché si lamentano sempre”. (The Glenn Beck Programme, 9 sett. 2005). O ancora: “Le uniche [vittime dell’uragano Katrina] che vediamo in televisione sono le canaglie”.

Come Breivik, Beck non dovrebbe essere liquidato come un caso isolato, di destra e pro-israeliano. Altri esempi includono Bernard Lewis, uno studioso di Medio Oriente ed Islam, e di conseguenza un “esperto” ben conosciuto dai media, che ha detto al Jerusalem Post nel febbraio 2007 che i musulmani “sembrano in procinto di impadronirsi dell’Europa”, la quale ha “rinunciato” agli sforzi per mantenere la propria cultura. Ha affermato che presto l’unica domanda importante sul futuro dell’Europa sarà: “Sarà un’Europa islamizzata, o un Islam europeizzato?”.

Melanie Phillips, opinionista del Daily Mail e precedentemente dello Spectator, citata positivamente da Breivik nel suo folle “manifesto”, ha elogiato nel corso dell’anno il primo ministro britannico David Cameron, quando il suo attacco al multiculturalismo era, in realtà, un’aggressione verso l’Islam ed i musulmani: “ …dobbiamo essere completamente chiari sul dove risiedono le origini di questi attacchi terroristici”, ha detto Cameron ad una platea a Monaco. “Cioè nell’esistenza di un’ideologia, l’estremismo islamico”.

In risposta a ciò, l’ultrasionista Phillips ha detto ai lettori dello Spectator che l’”estremismo islamico” non è una “perversione distorta” dell’Islam. “È qualcosa – ha sostenuto – di radicato nell’autentica teologia e nella storia islamiche”.

Un altro sionista, Geoffrey Alderman, ha utilizzato la sua rubrica sul Jewish Chronicle per elogiare l’islamofobo olandese Geert Wilders, il cui curriculum è il più bellicoso dell’estrema destra anti-musulmana. Malgrado ciò, secondo Alderman, “Per la causa della libertà gli interventi del politico olandese Geert Wilders sono allo stesso tempo una benedizione e una maledizione. Sono una benedizione non solo per il supporto di Wilders per Israele, ma perché è stato assolutamente ostinato – ed implacabile – nella sua insistenza sul dire la verità sull’Islam militante”. Tuttavia, ha continuato Alderman -, lo svantaggio è che Wilders ed il suo partito si oppongono alla produzione della carne kosher in Olanda. È positivo che Wilders sia fermamente anti-islamico ed anti-musulmano, ma è un peccato che sia anche contro la macellazione religiosa ebraica, si lamenta Alderman. La doppiezza di commentatori come l’opinionista del Jewish Chronicle  è palese agli occhi degli osservatori ragionevoli.

Tutte queste persone di destra condividono l’amore per un Israele sempre più razzista e di estrema destra. Beck dice che Israele non dovrebbe restituire ai palestinesi i territori illegalmente occupati. Wilders crede che la Giordania sia la Palestina, sostenendo quindi tacitamente l’ulteriore pulizia etnica della Palestina storica. Phillips è semplicemente Melanie Phillips; questo basta.

E tuttavia, il discorso dei partiti populisti e della tendenza dominante rimane confuso. Petter Nome afferma che tutti loro promuovono l’odio e l’ostilità verso persone che conoscono a stento, spesso facendo in modo che tali sentimenti, quando espressi, si mutino in violenza.

In un modo alquanto perverso, aspettiamo il giorno in cui Glenn Beck sarà invitato nel Regno Unito per verificare se il Community Security Trust degli ebrei britannici, che ha fatto pressioni sul governo britannico perché detenesse e deportasse il leader palestinese (e detentore di passaporto israeliano) Raed Salah, richiamerà le lamentele americane sull’antisemitismo e chiederà la sua esclusione. In caso contrario sarà evidente l’ipocrisia del CST, ma anche quanto i sostenitori di Israele si siano mossi verso destra.


Traduzione per InfoPal a cura di Giulia Sola



             Il Community Security Trust (CST) è un ente di beneficenza britannica creato nel 1994 per assicurare l’incolumità e la sicurezza della comunità ebraica nel Regno Unito.

 

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