Il Mufti di Gerusalemme chiede di proteggere al-Aqsa dall’aggressione israeliana

Gerusalemme/al-Quds-PIC. Shaykh Muhammad Hussein, Gran Mufti di Gerusalemme e Palestina e predicatore della Moschea Al-Aqsa, ha rivolto un appello ai Paesi arabi e islamici affinché intervengano e controllino le violazioni israeliane contro la Moschea.

In un comunicato divulgato mercoledì, Hussein ha dichiarato che le autorità di occupazione israeliane hanno rimosso le porte dei minareti della moschea, tagliato i cavi elettrici degli altoparlanti per impedire l’Adhan (chiamata alla preghiera) e sequestrato i pasti del digiuno del Ramadan, oltre a minacciare di assaltare la moschea gli ultimi giorni del mese sacro del Ramadan, che sono considerati i giorni più sacri del mese del digiuno.

Ha spiegato che Israele sta provocando i sentimenti dei musulmani in tutto il mondo e sta cercando di imporre un nuovo fatto compiuto ai palestinesi.

Per quanto riguarda le minacce dei cosiddetti “gruppi di templi” di assaltare la moschea di Al-Aqsa negli ultimi giorni del mese di Ramadan, Hussein ha sottolineato che “la moschea rimarrà una barriera impenetrabile contro chiunque cerchi di profanare i suoi cortili”.

Il Mufti di Gerusalemme ha invitato le nazioni arabe e islamiche e la comunità internazionale con tutte le sue istituzioni ad assumere una posizione forte per rispondere a tale “aggressione peccaminosa” contro la Moschea di Al-Aqsa.

Ha chiesto a tutti i musulmani della Palestina occupata del 1948 (Israele) e agli abitanti di Gerusalemme di intensificare la loro presenza alla Moschea di Al-Aqsa per respingere le incursioni dei coloni.