Il partito laburista israeliano entrerà nel governo Netanyahu insieme alla destra razzista.

Tel Aviv – Infopal. Ieri, dopo colloqui e trattative durate tutta la giornata, il partito israeliano del Labor ha accettato di far parte della coalizione di governo guidata dal Likud di Benjamin Netanyahu in alleanza con il partito razzista ed estremista Yisrael Beitenu di Avidgor Lieberman e lo Shas.

Ieri sera, il 57,9% dei membri del Labor, guidato da Ehud Barak, aveva votato l’entrata nella coalizione di governo.

Il partito di Tzipi Livni, Kadima, vincitore delle elezioni legislative di febbraio, rimarrà invece all’opposizione.
 
Una fonte all’interno del Labor ha rivelato ai media israeliani che, in base all’accordo per la formazione della coalizione, il governo guidato dal Likud rispetterà tutti gli accordi internazionali siglati con Israele, tra cui quelli per la costituzione di uno stato palestinese-banthustan.

Il politologo palestinese Talal Oke ha definito 'pericolosa' la decisione dei laburisti israeliani, in quanto potrebbe rivelarsi un passo verso un'imminente nuova guerra contro la Striscia di Gaza, su cui entrambi i partiti, Labor e Likud, a questo punto, potrebbero trovarsi d’accordo.

Va ricordato che due settimane fa, Netanyahu ha nominato Lieberman ministro degli Esteri: Netanyahu assegnerà all'estremista e razzista Lieberman il ministero degli Esteri.

Con questo governo, i sostenitori della “pulizia etnica” dei palestinesi d'Israele sono in una botte di ferro. Le recenti vicende di Umm Fahm lo dimostrano chiaramente: Manifestazione provocatoria di coloni israeliani a Umm Al-Fahm.

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