Il Pchr condanna il crimine israeliano contro la moschea Abu Bakr di Nablus

PCHR-Centro Palestinese per i Diritti Umani

Comunicato stampa

I coloni israeliani hanno dato fuoco alla moschea di Abu Baker al-Siddiq, nel villaggio di Aqraba, vicino a Nablus

Il Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR) condanna il crimine commesso dai coloni israeliani martedì 14 novembre 2014, quando hanno dato fuoco alla moschea di Abu Baker al-Siddiq, nel villaggio di Aqraba, a sud-est di Nablus, e hanno scritto slogan sui muri.

Il PCHR ritiene che la connivenza, il supporto e la protezione delle forze di occupazione israeliane verso i coloni li incoraggi a commettere crimini organizzati contro i civili palestinesi. Tali crimini sono il risultato del continuo incitamento del governo israeliano contro i Palestinesi, che portano i coloni a maggior odio e estremismo.

Il PCHR condanna questi attacchi e la complicità e l’incoraggiamento del governo israeliano. Inoltre, il PCHR invita la comunità internazionale ad agire immediatamente per dare protezione ai civili palestinesi nei Territori Palestinesi Occupati (oPt).

Secondo le indagini condotte dal PCHR e testimonianze oculari, verso le 06:15  di martedì 14 ottobre 2014, dopo la preghiera al-Fajr (alba) nella moschea di Abu Baker al-Siddiq, nel villaggio di Aqraba, a sud-est di Nablus, una donna ha visto del fumo uscire dalla finestra sud della sezione femminile al primo piano della moschea. Ha subito informato i fedeli del secondo piano che hanno cominciato a lasciare la moschea dall’uscita est. Si sono precipitati nella sezione femminile dall’ingresso ovest e hanno cercato di spegnere il fuoco, riuscendoci 20 minuti dopo.

Dopo aver esaminato il luogo, hanno scoperto che la finestra sud della sezione femminile era stata infranta e sostanze infiammabili erano state versate sui tappeti. Le bottiglie delle sostanze infiammabili sono state lasciate sulla finestra. Più tardi, la polizia palestinese è arrivata sul luogo e ha raccolto le prove. Verso le 10:30, l’unità palestinese di collegamento e la polizia israeliana sono giunte sul luogo e hanno aperto un’inchiesta sull’attacco.

Va rilevato che la moschea si trova nel quartiere di Ras Karkas, nella parte meridionale del villaggio Aqraba, che dista meno di 400 metri dalla strada Trans-Samaria. I coloni hanno scritto uno slogan in ebraico sui muri della moschea e l’hanno firmato “Prezzo da pagare all’insediamento Taffoah”. Lo slogan dice inoltre che questo attacco è la vendetta di Kahana, un colono dell’insediamento sopracitato, che è stato ucciso lo stesso giorno di molti anni fa da un Palestinese di Aqraba.

Il PCHR condanna fermamente l’escalation degli attacchi da parte delle forze israeliane e dei coloni nei Territori occupati palestinesi, in particolare gli attacchi dei coloni in Cisgiordania, e:

1. invita la comunità internazionale a far pressione sulle autorità israeliane perché si astengano dal fornire protezione e connivenza ai coloni per quanto riguarda i reati da loro commessi e chiede al governo israeliano di perseguire i coloni che commettono simili attacchi;

2. invita la comunità internazionale a far pressione su Israele affinché rispetti i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale e ponga fine a tutte le attività di insediamento nei territori palestinesi occupati;

3. ricorda alla comunità internazionale che l’insediamento è un crimine di guerra secondo il diritto internazionale, cosi’ le Alte Parti Contraenti della Quarta Convenzione di Ginevra, individualmente o congiuntamente, devono rispettare gli obblighi legali e morali, e garantire il rispetto della Convenzione da parte di Israele nei Territori Palestinesi Occupati, ai sensi dell’articolo 1 della Convenzione.

Traduzione di Edy Meroli