Il processo Mavi Marmara comincerà presso il tribunale Çaglayan a Istanbul il 6 novembre

Istanbul, Turchia – ottobre 2012. La prima udienza del processo riguardante l’attacco israeliano alla nave Mavi Marmara della Freedom Flotilla per Gaza si terrà presso il tribunale di Istanbul il 6 novembre.

La prima udienza del processo per la Mavi Marmara comincerà al tribunale Çaglayan alle 9:30 del 6 novembre e proseguirà, con delle pause, per tre giorni. Al processo saranno presenti i passeggeri  della Flotilla provenienti dalla Turchia e da altre parti del mondo, i parenti dei martiri della Mavi Marmara e i loro avvocati. Il processo sarà seguito da vicino da osservatori per i diritti umani provenienti dalla Turchia e da altri paesi, dai media, da giuristi e da rappresentanti di organizzazioni non governative.

Il caso vede 490 querelanti e vittime, compresi i passeggeri della Flotilla provenienti da 37 paesi e i parenti dei martiri. Tra i sospettati al processo figurano l’ex Capo di Stato maggiore generale Gabi Ashkenazi delle Forze di Difesa d’Israele (Idf); il Vice Ammiraglio Eliezer Marom, comandante delle Forze Navali; il capo dell’intelligence militare israeliana, il Maggior Generale  Amos Yadlin e il capo dell’intelligence delle Forze Aeree, il Brig. Gen. Avishai Levi. Saranno indagati come “fuggitivi sospetti.” Sono state avviate ulteriori indagini nei confronti del Generale Maggiore israeliano Aluf Tal Russo, comandante del Commando Meridionale delle Idf, a seguito di una querela ricevuta dal̇ capo dell’ufficio del Pubblico Ministero di Istanbul.

I sospetti sono indagati secondo il Codice Penale Turco per omicidio volontario, per aver causato danni fisici gravi intenzionali, per saccheggio, per aver sequestrato e confiscato veicoli per trasporto marittimo e ferroviario, per aver causato danni intenzionali a proprietà, per privazione di libertà personale e per aver inflitto torture e maltrattamenti.

La Fondazione aiuti umanitari IHH, uno degli organizzatori della Freedom Flotilla, sta facendo il possibile per portare questo caso sotto i riflettori di tutto il mondo. Durante il processo centinaia di avvocati mireranno allo status di co-querelanti. L’IHH ha definito il caso della Mavi Marmara come il caso comune di famiglie con origini religiose, etniche e culturali diverse, proprio come il gruppo variegato che si trovava a bordo della Mavi Marmara.

Secondo uno degli appelli dell’IHH: “I crimini commessi a bordo della Mavi Marmara non sono stati commessi solo contro i passeggeri della nave, ma contro la consapevolezza comune del mondo, contro tutte le persone con una coscienza che erano rappresentate sulla nave. I commando israeliani hanno violato i diritti dell’umanità intera. In linea con i principi di giustizia, i responsabili dell’attacco dovrebbero essere interrogati durante un processo equo affinché tutto il mondo veda che verranno puniti di conseguenza. Pertanto, riteniamo che sia molto importante per i media seguire il processo Mavi Marmara, un caso comune a tutta l’umanità, e dargli ampia copertura per portarlo all’attenzione turca e mondiale. Chiediamo sostegno per i passeggeri della nave che verranno da 37 paesi per assistere al processo a nome di Cevdet Kılıçlar, un giornalsita rimasto ucciso durante l’attacco, di altri volontari per l’aiuto umaniatario e dell’attivista ̆Ugur Süleyman Söylemez che è rimasto in coma per 2 anni e mezzo dopo essere stato gravemente ferito durante l’attacco israeliano. ”Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha condannato l’attacco israeliano  e dopo attente indagini ha scoperto che Israele ha violato le norme dei diritti umani e di diritto internazionale per aver commesso reati di omicidio intenzionale; tortura e trattamento disumano, per aver provocato gravi sofferenze intenzionali e aver inflitto ferite fisiche gravi, per detenzione e arresto arbitrari, violazione della libertà d’espressione, confisca illegale di beni personali ecc.. Azioni legali sono intraprese per quanto riguarda l’attacco israeliano sia a livello nazionale (in paesi quali la Turchia, gli Stati Uniti, la Spagna, il Belgio e l’Italia) che a livello internazionale (da parte di istituzioni come la Corte Internazionale di Giustizia, la Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ecc.).

Vedi anche:

Freedom The Last Destination – Mavi Marmara Documentary by IHH

http://Vimeo.com/50824956

Rapporto ONU sull’attacco israeliano alla Mavi Marmara

http://www.freedomflotillafacts.com/uploads/A.HRC.15.21_en.pdf

 Ulteriori informazioni saranno fornite su richiesta.

Traduzione per InfoPal a cura di Viola Migliori