In attesa dell’Armageddon.

 

Epifania, 6 gennaio 2009

Israele non vincerà, ma l’Umanità ha già perso. Insieme alle centinaia e centinaia di vittime palestinesi – bambini, donne, uomini, e combattenti – e alle migliaia di feriti è stata assassinata anche la nostra coscienza, la nostra pietà e la nostra intelligenza. Insomma, la nostra umanità.

“Mostri genocidari” stanno facendo a pezzi bambini e adulti (http://www.uruknet.de/?s1=1&p=50434&s2=06 ) con il consenso degli Stati Uniti e dell’Europa. La parola “mostro” non va bene? E’ “antisemita”? Be’, fate un po’ voi. Il problema è che non esistono termini di paragone se non quelli delle fiabe e delle favole popolate da demoni, mostri e vampiri che scorrazzano di notte per i villaggi divorando innocenti colti nel sonno. Tali sono, nel mio immaginario, questi furiosi e assatanati assassini che ghermiscono la vita altrui.

Nella cronologia degli ultimi mille anni di Storia, tante volte l’Essere umano ha provocato massacri orrendi: Crociate, stragi di “eretici” e “ribelli”, caccia alle Streghe, genocidio degli Indios americani, guerre mondiali, genocidio degli armeni, olocausto di ebrei, zingari, comunisti, stalinismo, Nakba palestinese, dittature gestite dalla Cia in tutta l’America Latina, Sabra e Chatila e tante altre stragi del sionismo…fino a quest’ultima, in corso.

Non c’è un Male Assoluto da poter usare come parametro per tutti gli Orrori prodotti dall’Uomo, perché se si andasse a scavare, ne troveremmo uno più grande ancora, e poi un altro, in una sequenza infinita di atrocità. Se i nostri amministratori-governanti fossero onesti, erigerebbero un Museo della Memoria per TUTTE le vergognose guerre e mattanze dell’Umanità, passate e presenti, a monito per quelle future.

La Memoria, infatti, dovrebbe servire per impedire altri genocidi, non per scusarli. Ma non è così, e le vittime di un tempo sono diventate gli aguzzini di adesso.

“Sinistro pensiero”…Ciò che differenzia questa carneficina dalle altre compiute dalla storia di Israele è che non c’è vero scandalo, vera reazione internazionale. Non si mobilitano i movimenti, i politici, i governi del mondo. La cosiddetta sinistra italiana è divisa tra l’essere “per Israele” e l’essere “contro Hamas”. I gruppetti di compagni discutono tra di loro “se riconoscere Hamas quale legittimo rappresentante del popolo palestinese”, e, nel frattempo, mentre loro cantilenano “Palestina libera, Palestina rossa”, le forze sioniste, il quarto esercito più armato e tecnologizzato del mondo, spappolano gli abitanti della Striscia di Gaza dopo averli affamati per due anni.

Che stolta, l’Umanità! Così presa dal contemplare il proprio dito che indica la luna…, mentre tutt’intorno il buio si fa più fitto.

Abbiamo perso, tutti insieme. Ha vinto la propaganda dei Signori della Guerra, che ha fatto credere al mondo intero che lo scontro tra civiltà – Occidente e Islam – è reale e non inventato da loro, a tavolino, ben prima dell’11 settembre 2001. Dipingendo magistralmente l’Islam come un’entità mostruosa e pericolosa per il genere umano, ci hanno fatto accettare la guerra contro l’Afghanistan, quella contro l’Iraq, i lager di Guantanamo e Abu Ghraib, le extraordinary renditions, “la lotta al terrorismo”, le due guerre contro Libano e Striscia di Gaza, nell’estate del 2006, e la macelleria in corso nella Striscia.

Certo, direte voi, nel 2003 ci sono state manifestazioni in tutto il mondo, con milioni di partecipanti, e ora, in questi giorni, migliaia di persone hanno organizzato sit-in e cortei in tanti stati. Questo è vero, e conforta, ma il germe del sospetto instillato dalla propaganda anti-islamica ha vinto perché si è insinuato profondamente anche in chi, a sinistra e tra molti cattolici, inorridisce per le guerre israelo-americane.

Abbiamo perso, perché se non si comprende che, pur con tutte le problematicità e le sfide ancora da affrontare, l’Islam NON è il nemico dell’Umanità ma è la VITTIMA delle guerre di rapina promosse dalla furia predatoria dei governi statunitensi, dal sistema neo-liberista delle banche, delle corporations, delle lobbies, dei gruppi industriali, ecc., allora NON c’è speranza di pace per nessuno.

Anni di tv spazzatura e di giornalismo meretricio, di banditori pubblici sguinzagliati in trasmissioni tv, salotti politici e televisivi, di manipolazione dell’informazione e della comunicazione stanno ottenendo sulle nostre menti l’effetto di tante atomiche: ci hanno cotto il cervello e azzerato la coscienza.

Sui treni, nei pullman, in coda dal panettiere si sente gente riportare pappagallescamente la VERITA’ sentita in tv: è colpa di Hamas, è colpa dei palestinesi, Israele si sta solo difendendo… Che pena e che vergogna si prova per il proprio popolo ridotto a schiere di replicanti prodotti da un’unica Matrice! La stessa nenia anti-Hamas la si sente, ripeto, anche a “sinistra”, tra i compagni. E allora, tornano in mente le pagine di 1984 di Orwell – il Grande Fratello, la neo-lingua, il bi-pensiero -, e la Fattoria degli Animali. Ricordate: “Quattro zampe buono, due zampe cattivo” e “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali di altri”?

Il Grande Fratello resetta le menti, imbavaglia le voci, uccide i cuori. Scrive Orwell in 1984: “(…) la guerra non solo realizza l’indispensabile distruzione, ma lo fa rendendola accettabile da un punto di vista psicologico. (…) Nella sua qualità di dirigente, è spesso necessario che un membro del Partito Interno sappia che questo o quel particolare relativo alla guerra è falso, in più di un caso può avere coscienza che l’intero conflitto è una mistificazione, che non esiste affatto o si combatte per fini del tutto diversi da quelli dichiarati. Una simile consapevolezza è agevolmente neutralizzata dalla tecnica del bipensiero” (pag. 200).

Ecco, hanno reso accettabile la distruzione, l’annientamento dell’Altro, dei nostri Fratelli e Sorelle, giustificandola e identificandola con il Nostro Bene.

Se non riusciremo a comprendere che con la morte dei palestinesi moriremo anche noi, piano piano, deprivati della democrazia, della libertà, della dignità di essere senzienti, finendo come i personaggi dei romanzi del grande Orwell, allora non ci rimane che aspettare l’Armageddon sionista.

Angela Lano

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