In aumento esponenziale la vendita di immobili coloniali in Cisgiordania

Nazareth – Quds Press. Importanti dati rivelano un largo incremento nell’attività di vendita di immobili sul territorio della Cisgiordania, dove è stato registrato un aumento dieci volte superiore rispetto all’anno precedente (2013).

Un giornale economico ebraico, uscito lunedì 8 settembre, spiega che la cosiddetta “autorità territoriale” in Israele ha potuto realizzare la vendita di 2300 immobili in Cisgiordania, contro i 293 realizzati a Tel Aviv e nelle città del centro, con una differenza del 14,3% calcolata nello stesso arco di tempo.

La rivista ha spiegato come la vendita di 2300 immobili realizzata quest’anno abbia generato un aumento delle vendite dell’866% rispetto all’anno scorso, con una riduzione della quota di vendita del 14,3% a Tel Aviv, a partire dal mese di gennaio fino al mese di luglio di quest’anno.

Ha inoltre mostrato che di contro all’espansione dell’amministrazione territoriale dovuta agli insediamenti (colonizzazioni), si è verificata una diminuzione dell’espansione dell’area periferica delle zone settentrionali, dove il tasso di vendita degli immobili è diminuito del 67%, e ha raggiunto dall’inizio dell’anno quota 1356 unità.

Il tasso di vendita è stato superato del distretto di Haifa, dove sono state costruite 2144 abitazioni a partire dall’inizio dell’anno.

Nell’arco di un anno, sul territorio di Gerusalemme sono stati costruiti un totale di 5282 edifici residenziali.

Da parte sua, il ministero delle infrastrutture e della salute nega la notizia della rivista, considerandola un’“alterazione dei dati” e  affermando che la percentuale di costruzione è scesa del 72% rispetto all’anno scorso.

Traduzione di Martina Murgia