In solidarietà con i detenuti palestinesi in sciopero della fame iniziative a Torino

Invicta Palestina: In solidarietà con i detenuti palestinesi in sciopero della fame iniziative a Torino.

Dal 24 febbraio più di 4000 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane hanno deciso di intraprendere uno sciopero della fame, volto non soltanto a denunciare le condizioni disumane in cui si trovano, le torture e il criminale silenzio mondiale che le accompagna ma, soprattutto, l’assassinio di Arafat Jaradat, giovane cittadino di Hebron, torturato fino alla morte sopraggiunta il giorno prima dentro il carcere israeliano di Megiddo.

Nelle carceri israeliane sono 4743 i prigionieri palestinesi, di cui 193 ragazzi sotto i 18 anni e 178 in “detenzione amministrativa”, un provvedimento che consente a Israele di imprigionare chiunque senza capi d’ accusa e per un tempo indefinibile. Molti rischiano la morte e sono in sciopero della fame dal giorno del loro nuovo sequestro, dopo un breve periodo di libertà in seguito all’accordo di scambio firmato da Hamas per il rilascio del soldato Shalit.

Così Samer Issawi, con 215 giorni di sciopero della fame (dall’agosto 2012) ora in ospedale.

Così Ayman Sharawneh ed altri in sciopero da oltre 92 giorni.

Intanto, in Francia e altrove, come in Libano, si sta manifestando contro il mancato rilascio di George Ibrahim Abdallah, 61 anni, la cui liberazione era stata decretata nel dicembre scorso da un tribunale francese. Leader del “Lebanese Armed Revolutionary Factions”, gruppo nato dal Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e accusato, senza alcuna prova concreta, dell’omicidio di un colonnello statunitense e di un diplomatico israeliano, ha già scontato 28 anni di prigione in Francia.

Maturando la consapevolezza di non poter più vivere sotto l’occupazione e la colonizzazione, la rabbia della popolazione palestinese della Cisgiordania, anche in considerazione dell’inumana situazione dei detenuti, sta rischiando di esplodere in una nuova Intifada di cui Israele, in quanto potenza occupante, si deve assumere tutta la responsabilità.

Per denunciare questa drammatica situazione, il silenzio complice dei media occidentali e in solidarietà a Samer Issawi e gli altri detenuti palestinesi, anche nel nostro Paese, persone e associazioni di coscienza si sono mobilitate per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni.

 

Per questi obiettivi, contemporaneamente a presidi e azioni di informazione messi in atto a Torino da diversi gruppi di solidarietà alle ragioni enunciate, il fondatore dell’associazione “Invicta Palestina”, Rosario Citriniti, da 9 giorni sta portando avanti un coraggioso sciopero della fame. Ospite temporaneo della “Casa Umanista” di Torino in via Martini 4b, è intenzionato a proseguire la sua iniziativa con il sostegno e le modalità che verranno concordate insieme con le associazioni firmatarie di questo comunicato.

 

  • Per denunciare la crudele occupazione israeliana
  • le sue gravi violazioni del Diritto Internazionale Umanitario e delle Convenzioni Internazionali.
  • In solidarietà con le ragioni dei detenuti palestinesi.
  • In solidarietà con la popolazione palestinese.

Torino, 26 Febbraio 2013

 

 

Invicta Palestina

I.S.M. – Italia (Torino)

Centro di documentazione FALASTIN

S.I.A.M. (Sindacato Italiano Artisti della Musica)

Comunità per lo sviluppo umano