Incremento delle violazioni israeliane ad al-Aqsa nel mese di agosto

-1119791608Gerusalemme-Quds Press. Un rapporto informativo ha monitorato l’escalation delle incursioni israeliane nella moschea di al-Aqsa nel corso del mese di agosto, in concomitanza con l’intensificarsi delle aggressioni, da parte delle forze di occupazione, nei confronti dei fedeli nello stesso periodo.

Nel suo rapporto mensile, pubblicato in data 1° settembre, il gruppo giovanile per l’informazione “Hama News” ha dichiarato che la moschea di al-Aqsa è stata presa d’assalto, durante il mese scorso, da 858 coloni, cui si aggiungono 137 studenti ebrei, 170 esponenti dell’intelligence e 134 membri del governo. Il rapporto nota come gli assalti, quasi giornalieri, siano avvenuti sotto la stretta sorveglianza della polizia israeliana.

Si sono intensificate, nel mese scorso, anche le aggressioni ai fedeli da parte della polizia dell’occupazione: il rapporto riferisce di 88 palestinesi (tra cui 38 donne e 22 bambini) picchiati e presi a calci mentre si trovavano nei cortili e sulle porte della moschea di al-Aqsa.

Il rapporto monitora, inoltre, 50 casi di arresto di palestinesi (tra cui 11 donne e 20 bambini) all’interno della moschea e nei dintorni: sono stati tutti rilasciati dopo che, alla maggior parte di loro, è stato consegnato un ordine di allontanamento dalla moschea e dalla Città Vecchia, per periodi di tempo variabili.

Si registra l’arresto, da parte della polizia israeliana, di 22 guardie e impiegati della Direzione del Waqf islamico: nel mese di agosto, i dipendenti della Direzione del Waqf hanno subito da parte della polizia deliberate aggressioni e maltrattamenti mentre svolgevano il loro lavoro nella moschea. Un tribunale dell’occupazione ha deciso di allontanare 5 di loro per un periodo di 7 giorni dalla moschea di al-Aqsa.

Il numero dei palestinesi “allontanati” nel mese di agosto ammonta a 37, tra cui 4 donne e 11 bambini, tutti condannati all’allontanamento da al-Aqsa e da Gerusalemme per periodi che vanno da dieci giorni a sei mesi.

Il rapporto ha riferito, inoltre, che, la scorsa settimana, alcune donne palestinesi sono state aggredite dalle forze di assalto israeliane, così come è stato impedito l’accesso alla moschea a 20 altre donne, senza la sentenza di un giudice ma soltanto per ordine della polizia, con il pretesto delle incursioni dei coloni. Non è stato consentito il loro ingresso prima delle 11, ora in cui terminano le aggressioni e viene chiusa la porta di uscita.

Nello stesso contesto, i media palestinesi hanno riferito che il capo della polizia della zona ha scritto una lettera alla Direzione del Waqf islamico per assicurare nuove decisioni in merito alla moschea di al-Aqsa, tra cui il divieto permanente per le donne di entrare prima delle 11.

Neppure i giornalisti sono sfuggiti agli attacchi della polizia dell’occupazione alle porte della moschea e nei suoi cortili. Si  sono registrate infatti 18 aggressioni a giornalisti con spintoni, calci, fermi e minacce di arresto. La polizia impone a tutti i giornalisti la consegna dei documenti di identità alle porte della moschea prima di entrare, così come limita la loro libertà di documentare aggressioni e attacchi all’interno della moschea.

Traduzione di Federica Pistono