IOF rapiscono palestinese e si “scontrano” con giovani nella cittadina di Beita

IOF rapiscono palestinese e si “scontrano” con giovani nella cittadina di Beita

Nablus – PIC. Le forze d’occupazione israeliane (IOF), giovedì sera, hanno rapito un giovane palestinese dalla sua casa nella cittadina di Beita, a sud di Nablus, e hanno attaccato i giovani locali radunati vicino al monte Sobeih, nella stessa cittadina.

Secondo fonti locali, le IOF hanno fatto irruzione nell’area di Karm Nimr e hanno rapito un giovane dalla sua casa.

Nel frattempo, violenti scontri (*) sono scoppiati vicino al monte Sobeih, dove le IOF hanno aggredito i giovani manifestanti con lacrimogeni e hanno sparato contro di loro proiettili di metallo rivestiti di gomma.

Secondo quanto riferito, diversi giovani hanno subito ferite durante gli eventi.

Recentemente, i giovani locali della cittadina di Beita e di altre aree di Nablus hanno iniziato a organizzare eventi di protesta, soprattutto di notte, come forma di resistenza popolare contro l’occupazione israeliana ed i suoi coloni, che hanno istituito un avamposto sul monte Sobeih.

Durante gli eventi, i giovani bruciano pneumatici, usano altoparlanti per gridare slogan religiosi e nazionali, fanno suonare le sirene, e puntano laser e torce elettriche contro soldati e coloni.

Gli organizzatori affermano che le manifestazioni notturne mirano a creare confusione tra soldati e coloni israeliani e costringerli a lasciare l’area.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.