Iran accusato di attacchi informatici su siti israeliani

MEMODiversi siti internet israeliani sono stati oggetto di attacchi informatici giovedì, con le homepage disattivate e rimpiazzate da un messaggio minaccioso.

Non c’è ancora stata nessuna indicazione ufficiale su chi si celi dietro a questi attacchi, ma i media israeliani stanno accusando hacker iraniani di essere i responsabili, affermando che le homepage dei siti colpiti sono state sostituite da un video anti-israeliano che riportava un messaggio in ebraico e inglese “Il conto alla rovescia per la distruzione di Israele è iniziato tanto tempo fa”.

Il Direttorato informatico nazionale israeliano (NCD) ha emesso un avviso affinché le persone non visitino i siti colpiti.

I siti hackerati mostravano anche un video di città israeliane bombardate e messaggi che minacciavano la distruzione dello stato. Gli esperti di sicurezza informatica affermano comunque che l’attacco è avvenuto su scala relativamente piccola, poiché i siti sono stati attaccati da un unico punto d’accesso.

I siti colpiti usano il server Upress, un servizio di hosting locale per WordPress, che ha rilasciato una dichiarazione per rassicurare le aziende che si appoggiavano a loro per la conservazione dei dati. 

Un comunicato emesso dall’azienda diceva: “Abbiamo rilevato un attacco informatico su larga scala a molti dei nostri siti. Questo è un attacco vasto e deliberato da parte di elementi anti-israeliani.

“Abbiamo identificato una falla nella sicurezza nel plug-in WordPress che ha causato la violazione, e stiamo lavorando con il direttorato informatico nazionale per condurre una investigazione sulla sicurezza e occuparci delle problematiche di ciascun sito”.

L’attacco arriva dopo che Israele ha lanciato un altro grande attacco informatico su un porto iraniano, che ha causato il caos dei trasporti per giorni dopo il crollo del sistema informatico della struttura.

L’attacco ha causato code chilometriche di veicoli fuori dal porto e il blocco di imbarcazioni nella baia.

Lavy Shtokhamer, capo del team di risposta alle emergenze informatiche del INCD, ha detto a Israel Hayom: ”Lo scopo principale di questi gruppi è quello di creare titoli sui giornali; creare il panico e la paura utilizzando immagini e slogan che attirano l’attenzione.

“Questi non sono attacchi sofisticati e hanno successo limitato ogni anno, ma il crescente utilizzo della tecnologia dovuto alla crisi da coronavirus ha dato a questi hacker una piattaforma da sfruttare”, ha spiegato.

Traduzione per InfoPal di Giulia Barbini