Israele applica la detenzione amministrativa ai sospettati dell’attacco incendiario di Duma

Memo. Nella giornata di domenica, il ministro della Difesa israeliano Moshe Yaalon ha ordinato che gli estremisti ebrei sospettati di essere responsabili della morte di un neonato palestinese siano posti in regime di detenzione amministrativa.

La ratio della detenzione amministrativa – generalmente applicata ai prigionieri palestinesi – consente alle autorità di trattenere i prigionieri per un periodo indefinito prima che venga tenuto il processo.

Lo scorso venerdì, Ali Saeed Dawabsheh, un bimbo palestinese di 18 mesi, è morto a causa dell’incendio che i coloni ebrei hanno appiccato alla sua casa nel villaggio di Duma, sito nel territorio della West Bank occupato dagli israeliani.

I genitori e il fratello del piccolo Dawabsheh hanno essi stessi riportato gravi ustioni a seguito dell’incendio.

Secondo alcuni ufficiali palestinesi l’attacco è stato condotto da alcuni coloni estremisti ebraici, affiliati con il movimento Price tag.

L’appellativo Price tag si riferisce ad una strategia secondo la quale i coloni ebrei dovrebbero attaccare i palestinesi e le loro proprietà come rappresaglia per la minaccia che questi rappresentano per l’espansione negli insediamenti israeliani.

Traduzione di Mafalda Insigne