Lieberman cercherà, inoltre, di portare avanti dei progetti per 2.500 unità abitative aggiuntive in 20 colonie.
Il ministro israeliano ha affermato in una dichiarazione questo martedì: “Ogni anno ci siamo impegnati a proporre piani di nuovi lotti di unità abitative e manterremo la nostra promessa”.
Secondo le informazioni disponibili, i nuovi piani non si limiteranno alla costruzione di nuove unità abitative nelle colonie esistenti, ma potrebbero anche comportare l’approvazione di unità abitative già costruite in alcune colonie ritenute illegali anche ai sensi della legge israeliana.
Il riconoscimento del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di Gerusalemme come capitale d’Israele, a dicembre del 2017, ha dato ad Israele il via libera per intensificare le sue attività coloniali, che non si sono mai fermate.
L’organizzazione israeliana Peace Now ha affermato che questi progetti di costruzione mineranno il processo di pace.
L’Organizzazione ha aggiunto che i tentativi di approvare retroattivamente 11 unità nella colonia illegale di Netiv Ha’avot, che avevano ricevuto l’ordine per essere evacuate, sono solo un altro “passo vergognoso” che viola una decisione giudiziaria finale ed esplicita. Peace Now ha invitato il Procuratore Generale d’Israele ad agire contro questa “offesa alla corte”.
Traduzione di F.H.L.