Israele chiude l’accesso ai Palestinesi nel complesso di Al-Aqsa fino a domenica

Gerusalemme-Quds Press e PIC. Il complesso di Al-Aqsa è sotto assedio israeliano e chiuso ai fedeli musulmani.

L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato venerdì, dopo una sessione di valutazione detenuta dagli apparati di sicurezza israeliani, che la chiusura della moschea di Al-Aqsa continuerà fino a domenica 16 luglio.

In una prima risposta ad un attacco palestinese che ha causato l’uccisione di due poliziotti israeliani (drusi) venerdì mattina, le autorità israeliane hanno chiuso la moschea Al-Aqsa e hanno bandito la preghiera per la prima volta dal 1969, dopo che un terrorista australiano, Michael Rohan, diede fuoco alla moschea, ad agosto di quell’anno.

La polizia israeliana ha esteso la detenzione di tre guardie della moschea fino a domenica 16 luglio.

Una fonte locale ha riferito che la polizia israeliana ha rilasciato la maggior parte del personale del Dipartimento del Waqf, i Beni religiosi islamici, che sono stati arrestati la mattina di venerdì, ma ha esteso la detenzione delle tre guardie.

Ore prime, il dipartimento del Waqf aveva affermato che la polizia israeliana aveva arrestato 58 dei suoi dipendenti che lavorano presso la moschea Al-Aqsa e li aveva portati al centro di detenzione di al-Maskubiya dopo averli picchiati e sequestrato i loro telefoni cellulari.

Il Dipartimento per le Relazioni Pubbliche nella moschea Al-Aqsa ha affermato che una speciale forza israeliana ha invaso i bagni della moschea e ha causato danni.

A causa del divieto, migliaia di fedeli palestinesi sono stati costretti a pregare al di fuori della moschea Al-Aqsa, mentre il Gran Mufti di Gerusalemme, shaykh Mohammad Hussein, è stato arrestato immediatamente dopo aver effettuato il sermone.