Israele chiuderà sette missioni diplomatiche nei prossimi tre anni

Nazareth – PIC con Agenzie. Il 12 gennaio, alcuni responsabili diplomatici israeliani hanno annunciato che Israele chiuderà sette missioni diplomatiche e ambasciate all’estero, mentre, al contrario, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che rafforzare i legami con l’Africa, l’Asia e l’America latina è una priorità assoluta per Israele, secondo i media ebraici.

Nell’ambito del budget del 2019, sette delegazioni saranno chiuse nel corso dei prossimi tre anni.

Le missioni che rischiano di essere chiuse sarebbero quelle in Biellorussia, in Repubblica Dominicana, in Eritrea, in Irlanda e in Lettonia o in Lituania, ha dichiarato il sito internet del canale di informazione “24NEWS”.

Tale decisione fa seguito alle dichiarazioni di Netanyahu di voler aprire nuovi uffici, in particolare in Africa. Durante la sua ultima visita a Nairobi, nel novembre scorso, ha annunciato al presidente rwandese Paul Kagame che il suo governo avrebbe aperto un’ambasciata a Kigali, prossimamente.

Un diplomatico israeliano ha affermato che la possibilità resta aperta, perché il denaro ricavato dalla chiusura di alcune sedi potrebbe essere investito nell’apertura di nuove ambasciate in altre zone, ritenute più importanti. “Questa è una questione di priorità”, ha assicurato il responsabile.

Anche il consolato israeliano a Atlanta, negli Stati Uniti, sarà chiuso. Lo Stato vanta attualmente di nove missioni israeliane: a Washington, Atlanta, Boston, Houston, Los Angeles, Miami, San Francisco, Chicago e New York, comprese le delegazioni dell’ONU.

Traduzione di Chiara Parisi