Israele compra il silenzio delle Nazioni Unite con 10,5 milioni di dollari?

Nazareth. Tel Aviv ha consegnato alle Nazioni Unite l'importo di dieci milioni e cinquecentomila dollari, come risarcimento per i danni arrecate alle sue strutture nella Striscia di Gaza, durante l'Operazione Piombo Fuso, scatenata un anno fa dallo stato sionista.

Fonti politiche israeliane hanno riferito che tale passo è frutto di “lunghe trattative con le Nazioni Unite”, e che “Israele ha deciso di compensare l'organizzazione internazionale, anche se non era tenuta a farlo”.

Riesumando la consueta propaganda, le stesse fonti hanno sottolineato che le Nazioni Unite “non hanno mai impedito l'uso delle proprie strutture per lanciare razzi contro Israele”. Affermazioni documentatamente false, ma utili a creare disinformazione.

Dal canto loro, le Nazioni Unite hanno ricordato che durante l'aggressione, l'artiglieria israeliana ha bombardato un Centro dell'Unrwa a Gaza, provocando un incendio in un deposito pieno di tonnellate di cibo e medicine, oltre alla distruzione di tre scuole dell'organizzazione e altri beni.

Il portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite ha dichiarato che, a seguito del pagamento dei danni, la questione legata a quegli eventi è chiusa. Egli ha sottolineato che tale importo non è sufficiente per ricostruire le scuole distrutte “ma è un contributo importante”. E ha aggiunto che Onu e Israele hanno deciso di “mettere da parte la controversia delle responsabilità legali israeliane”.

Insomma, 10,5 milioni di euro chiuderanno la bocca all'Onu sui crimini commessi da Israele, per lo meno contro le strutture dell'Organizzazione internazionale…
 
Da più parti, tuttavia, è stato criticato il “lassismo senza precedenti delle Nazioni Unite nei confronti di Israele nonostante una serie di attacchi sanguinosi e distruttivi condotti dall'esercito israeliano contro le sue strutture nella Striscia di Gaza”.

Si ricorda che il danno maggiore provocato agli edifici dell'Onu è avvenuto il 15 gennaio 2009, quando le bombe al fosforo israeliane hanno colpito un centro dell'Unrwa, un centro di formazione e diverse scuole.

(Fonti: Quds Press e Al Jazeera)

Foto Infopal, Striscia di Gaza, gennaio 2009

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