Israele condanna la leader palestinese Khalida Jarrar a 6 mesi di reclusione senza accuse né processo

Betlemme-Ma’an. Mercoledì un tribunale militare israeliano ha condannato il membro del Consiglio legislativo palestinese (CLP) Khalida Jarrar a sei mesi di detenzione amministrativa (incarcerazione senza accuse né processo). La femminista e attivista per  diritti umani era stata arrestata nella propria casa all’inizio di luglio durante un raid notturno israeliano.

Secondo il gruppo per i diritti dei prigionieri Addameer, il 17 luglio si terrà un’udienza nel tribunale militare di Ofer, nel Cisgiordania occupata centrale, per confermare la sentenza.

Le forze israeliane hanno arrestato Jarrar, membro anziano del CLP della fazione di sinistra del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FPLP), il 2 luglio dopo aver invaso la sua casa a Rammalh. Era stata scarcerata il 3 giugno 2016, dopo aver scontato 13 mesi in un carcere israeliano.

In seguito a un precedente imprigionamento avvenuto nel 2015, era stata inizialmente condannata a sei mesi di detenzione amministrativa, anche se le pressioni internazionali avevano costretto le autorità israeliane a rivelare le accuse contro di lei, tutte e 12 focalizzate sul suo attivismo politico.

Jarrar era stata accusata di incitare alla violenza e di reati legati alla sicurezza collegati alla sua adesione al FPLP – un partito palestinese che Israele considera un’organizzazione “terroristica”, insieme alla maggior parte delle fazioni politiche palestinesi.

Traduzione di F.G.