Israele continua a vendere le armi al Myanmar nonostante il genocidio dei Rohingya

Gerusalemme – PIC. Israele rifiuta di fermare la vendita di armi alla giunta militare del Myanmar, malgrado gli ultimi rapporti delle Nazioni Unite sul massacro che il governo del Paese ha perpetrato contro la minoranza Rohingya, e sugli stupri e espulsioni.

Il quotidiano israeliano Haaretz ha riportato martedì che Shosh Shmueli, in rappresentanza di Israele,rispondendo di fronte alla Alta Corte di giustizia a una petizione dei militanti per i diritti dell’uomo che richiedevano la fine della vendita delle armi, ha dichiarato che la Corte non dovrebbe interferire nelle relazioni esterne di Israele.

Eitay Mack, l’avvocato dei firmatari, ha sottolineato che l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno imposto un embargo commerciale sul Paese, una volta chiamato Birmania, e hanno dichiarato che Israele era la sola entità occidentale a fornire armi alla giunta militare.

La violenza contro i Rohingya si è intensificata recentemente.  421.000 membri della minoranza musulmana sono fuggiti verso il Bangladesh, e le Nazioni Unite ha sollevato la questione della “pulizia etnica”.

Israele si dimostra discreta sul commercio delle armi con il Myanmar, ma i capi della giunta si vantano dei loro legami con Israele sui loro profili Facebook.

Nel settembre 2015, il generale Min Aung Hlaing, comandante dell’esercito del Myanmar, si recò in Israele a incontrare il luogotenente generale Gadi Eisenkot. Hlaing aveva scritto sulla sua pagina Facebook che aveva visitato diverse industrie militari e ordinato delle navi-attuglia.

Michel Ben Baruch, capo del SIBAT (Direzione della cooperazione internazionale in materia di difesa del ministero dell’Esercito israeliano) visitò il Myanmar nell’estate del 2016 e incontrò i capi del regime militare.

Inoltre, TAR Ideal Concept, una società militare israeliana, l’anno scorso aveva pubblicato sul suo sito internet delle foto di una formazione fatta con le forze dell’esercito del Myanmar.

Traduzione di Chiara Parisi