Israele demolisce una casa palestinese a Silwan per la seconda volta in una settimana

Gerusalemme-Ma’an. Martedì mattina, le autorità israeliane sono entrate a Silwan, quartiere di Gerusalemme Est occupata, e hanno demolito una casa palestinese per la seconda volta in una settimana.

I testimoni hanno riferito a Ma’an che i bulldozer, scortati da funzionari comunali di Gerusalemme e dalle forze armate, hanno attaccato l’area al-Bustan di Silwan e hanno demolito una casa appartenente alla famiglia Abu Sneina.

I membri della famiglia hanno dichiarato a Ma’an che la loro casa di 60 metri quadrati era stata demolita il 15 agosto. Con l’aiuto di attivisti di Gerusalemme, la famiglia ha ricostruito una casa temporanea fatta di lamiera che le forze israeliane hanno distrutto martedì.

La famiglia ha dichiarato che i lavori all’interno della struttura erano ancora in corso quando le forze israeliane hanno attaccato la loro casa martedì e l’hanno demolita senza preavviso.

Un portavoce della municipalità di Gerusalemme ha dichiarato a Ma’an che il 15 agosto “sono stati eseguito gli ordini del tribunale di smantellare una struttura a Silwan”, aggiungendo che l’avviso di demolizione è stato emesso e affisso alla casa alla fine di marzo.

“Nel giro di pochi giorni dallo smantellamento della struttura originaria da parte del Municipio, i proprietari, consapevolmente e illegalmente, erigevano un’altra struttura al suo posto. Anche questa nuova struttura violava i termini dell’ordine originale del tribunale ed è stata smantellata oggi”,  ha informato il portavoce.

Fakhri Abu Diab, portavoce di una commissione di Silwan istituita per combattere le demolizioni, ha sottolineato che per tutte le 100 strutture residenziali della zona di al-Bustan è prevista la demolizione e che i 1.570 residenti della zona hanno esaurito tutte le opzioni legali.

I residenti di al-Bustan sono stati coinvolti in una battaglia pluridecennale che ha avuto inizio negli anni ‘70 dopo che il governo israeliano aveva intrapreso un piano per costruire un parco nazionale, con il piano regolatore della città che definisce l’area come spazio aperto in cui è vietato costruire, secondo il gruppo israeliano per i diritti B’Tselem.

A causa della designazione, i residenti hanno a lungo affrontato grandi difficoltà lottando contro gli ordini di demolizione emessi per le case costruite senza permessi – per lo più negli anni ’80 – a causa della crescente popolazione di Silwan.

Il Comune ha iniziato ad emettere ordini di demolizione e accuse per le case di al-Bustan nel 2005, nell’ambito del piano delle autorità israeliane per stabilire il sito ebraico “Giardino del re Davide” a Silwan e intorno al “Sacro Bacino”, che comprende molti luoghi sacri cristiani e musulmani.

Silwan è uno dei tanti quartieri palestinesi di Gerusalemme Est che ha conosciuto un afflusso di coloni israeliani pagato con la demolizione delle case e l’espulsione delle famiglie palestinesi.

Secondo la documentazione dell’ONU, al 4 agosto, 103 strutture palestinesi sono state demolite da Israele a Gerusalemme Est dall’inizio dell’anno, espellendo almeno 171 Palestinesi. Nel 2016 furonoe demolite 190 costruzioni palestinesi a Gerusalemme Est.

Traduzione di Edy Meroli