Israele deporta attivisti della Freedom Flotilla

Gaza, MEMO – Le autorità israeliane hanno iniziato a deportare alcuni degli attivisti internazionali che erano a bordo della nave “al-Awda” della Freedom Flotilla, secondo quanto annunciato dal comitato nazionale di Gaza per la rottura dell’assedio questo mercoledì.

Il comitato ha confermato che la deportazione degli attivisti arriva due giorni dopo il loro sequestro, in seguito ad un attacco della marina israeliana in acque internazionali.

Zaher Birawi, capo del comitato, ha affermato in una dichiarazione che diversi attivisti internazionali sono stati deportati martedì, tra cui un professore malaysiano, il dottor Mohammed Afandi Salleh.

Birawi ha sottolineato che molti attivisti hanno respinto la deportazione volontaria, preferendo ritardare di oltre 72 ore il termine legale per l’accettazione di questo tipo di deportazione dal Paese, al fine di apparire davanti ad un tribunale israeliano per denunciare le ingiuste pratiche delle forze navali israeliane, che hanno attaccato la nave umanitaria in acque internazionali, e successivamente processare Israele per le sue azioni.

La commissione ha citato le testimonianze di alcuni attivisti, che hanno affermato di essere stati esposti a “percosse e violenze”, tra cui il capitano della nave, il suo assistente ed altri attivisti.

L’attivista svedese per i diritti umani, Divina Levrini, tra i detenuti internazionali, ha dichiarato di aver decretato uno sciopero della fame, come forma di protesta contro il trattamento che ha ricevuto dalle forze israeliane e contro le dure condizioni a cui è sottoposta mentre è detenuta nella prigione israeliana di Givon.