Israele e la messa al bando degli adhan in Cisgiordania. L’Anp nega il coordinamento

Ramallah – InfoPal. L’amministrazione civile dell’esercito israeliano in Cisgiordania è impegnata a studiare un sistema tecnologico – con la collaborazione della parte palestinese –  con il quale ridurre il suono proveniente dagli altoparlanti nelle moschee (adhan), utilizzati per il richiamo alla preghiera.

Da lungo tempo, i coloni israelani avevano lamentato il suono degli adhan e avevano presentato una petizione al loro governo per la messa al bando.

La notizia si legge anche sul quotidiano israeliano Ha’aretz dove si cita il caso dei coloni che vivono nel cuore di al-Khalil (Hebron). Il ministero per l’Ambiente di Israele aveva parlato di “inquinamento ambientale” con riferimento alla moschea al-Ibrahimi al fine di riuscire a ridurre il suono.

Il mese scorso, dall’estrema destra del parlamento israeliano, il deputato Anastassia Michaeli (Yisrael Beiteinu) aveva proposto una legge per mettere al bando gli altoparlanti.

“Centiania di cittadini israeliani (i coloni, ndr) devono patire ogni giorno il richiamo dei muezzin, e la libertà di culto non deve influire con la ‘qualità della vita’”.

Anche il premier di Israele Benjamin Netanyahu aveva commentato “Non capisco perché Israele debba dimostrarsi più liberare dell’Europa”.

Israele sostiene che esista un’intesa su questa materia con il ministro palestinese competente. Tuttavia, da Ramallah respingono la tesi di un coordinamento nel vietare dell’adhan. Così il ministro palestinese degli Awqaf (Fondazioni pie) e degli Affari religiosi, Mahmoud Habbash ha negato la notiza.

“E’ un pregiudizio che l’Autorità (Anp) non potrebbe mai accogliere, e tanto meno abbiamo intenzione coordinarci in questo, non abbiamo mai affrontato questa possibilità con Israele. Sebbene sappiamo quanto Israele sia capace di farlo, noi non riconosceremo la legittimità di un simile intervento.
Denunceremo l’oltraggio dell’interferenza israeliana negli affari civili palestinesi. Se Israele tenterà di installare degli apparecchi che attutiscono il suono dell’adhan, sarà un altro atto illegale dell’occupazione che si traduce proprio con l’ingerenza nei nostri affari interni”.

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Altre fonti:

al-Jazeera.net

 

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