Israele e le scuse da porgere alla Turchia

An-Nasira (Nazareth) – Haaretz, Hürriyet, InfoPal. Otto ministri israeliani hanno messo a punto una bozza di progetto nella quale includere delle scuse da porgere alla Turchia, così come richiesto da quest'ultima per gli eventi che hanno riguardato la Freedom Flotilla I, a maggio del 2010.

A tali contenuti dell'accordo tra Tel Aviv e Ankara si oppongono il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman e Moshe Yaalon, ministro degli Affari strategici.

La Turchia chiede scuse ufficiali, il risarcimento alle famiglie delle nove vittime della Flotilla e la rimozione dell'assedio illegale sulla Striscia di Gaza.

Il quotidiano israeliano “Haaretz” riferisce dell'intenzione di Erdoğan di visitare Gaza passando dall'Egitto, nell'eventualità in cui Israele dovesse rifiutare di chiedere scusa alla Turchia.

In occasione della Conferenza degli ambasciatori palestinesi a Istanbul, Erdoğan ha ribadito il proprio sostegno alla causa palestinese, e lo ha fatto usando toni incondizionati: “Se non riceveremo scuse esplicite da Israele, allora nessuna normalizzazione nelle relazioni bilaterali”.

In ambiente israeliano, tali affermazioni hanno prodotto più di un commento tendente a dubitare della “sincerità” della richiesta turca: “La Turchia non ha alcun interesse a far rientrare i rapporti con Israele”.

La stampa turca con Hürriyet Daily, infatti, ha riportato l'esistenza di un secondo piano – chiamato “piano B di Erdoğan” con il quale raffreddare le relazioni diplomatiche tra i due Paesi.
Ankara potrebbe anche puntare su una riduzione della rappresentanza diplomatica israeliana in Turchia.

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