Israele e l’uso dei fosforo bianco: organizzazioni umanitarie condannano risposta Corte Suprema

Organizzazioni per i diritti umani condannano la risposta della Corte Suprema israeliana in merito all’uso del fosforo bianco da parte delle Forze israeliane negli agglomerati urbani.

Le Organizzazioni per i diritti umani in calce condannano fortemente la risposta della Corte Suprema israeliana a una petizione presentata dalle Organizzazioni per i diritti umani per impedire che l’esercito israeliano usi il fosforo bianco negli agglomerati urbani. Ritengono che la decisione della Corte permetterà che si continui a usare il fosforo bianco in agglomerati urbani nei territori palestinesi occupati, mettendo in serio pericolo la vita della popolazione civile.

Il 9 luglio 2013 la Corte Suprema israeliana ha accettato l’impegno presentato dal Pubblico Ministero, che rappresenta lo Stato, di astenersi dall’usare il fosforo bianco contro i civili, tranne in casi eccezionali. I dettagli di tali casi sono stati classificati come “riservati” e non sono stati divulgati né ai postulanti né al pubblico, i quali in pratica non proibiscono l’uso del fosforo bianco, ma stavolta con il consenso del più alto corpo giudiziario israeliano.

Le Organizzazioni in calce sottolineano che il fosforo bianco è un composto chimico infiammabile che causa ustioni chimiche di secondo e terzo grado una volta che la pelle ne è entrata in contatto. Inoltre mette in serio pericolo la vita dei civili, e può causare morte se toccato, inalato o ingerito in quanto contiene sostanze velenose.

Secondo dei rapporti delle Organizzazioni per i diritti umani della Palestina, l’esercito israeliano ha fatto largo uso del fosforo bianco durante la sua offensiva alla Striscia di Gaza nel periodo tra il 27 dicembre 2008 e il 18 gennaio 2009 (“Operazione Piombo Fuso”). L’esercito israeliano ha usato bombe al fosforo bianco contro civili ed edifici nel villaggio di Khuza, a est della città meridionale della Striscia di Gaza Khan Yunis; nel quartiere di Tal al-Hawa nel sud-ovest della Città di Gaza; e nella città settentrionale della Striscia di Gaza Beit Lahiya. Dodici persone sono morte per l’uso di bombe al fosforo bianco in aree popolate e contro rifugi di civili presso le scuole dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione (UNRWA). Anche alcuni edifici sono stati bruciati, compresi i principali depositi dell’UNRWA, gli ospedali di al-Quds e al-Wafa, l’ufficio della Società della Mezzaluna Rossa palestinese nella Città di Gaza e una scuola dell’UNRWA a Beit Lahia.

Il Rapporto Goldstone ha osservato nel dettaglio l’uso da parte dell’esercito israeliano delle bombe a fosforo bianco, confermando così i rapporti delle Organizzazioni per i diritti umani. Il rapporto ha dichiarato: “[…] La Missione ha scoperto che le forze armate israeliane sono state sistematicamente sprezzanti nel determinare il suo uso in agglomerati urbani.” Raccomandava inoltre a Israele di prendere in seria considerazione il bando dell’uso del fosforo bianco in agglomerati urbani.

Le Organizzazioni in calce reiterano la propria condanna della continua copertura legate fornita dalla Corte Suprema israeliana per i crimini israeliani contro i civili palestinesi, e fanno appello alla comunità internazionale, specialmente alle Alte Parti Contraenti delle Convenzioni di Ginevra, perché adempiano i propri obblighi legali a fornire protezione ai civili palestinesi e a fare pressione su Israele affinché proibisca completamente l’uso del fosforo bianco negli agglomerati urbani.

 

Al Haq

Al-Mezan Center for Human Rights

Al Dameer Association for Human Rights

Palestinian Center for Human Rights

Traduzione per InfoPal a cura di Roberta Toppetta