Israele facilita esportazione di “armi non classificate”

MEMO. Le aziende israeliane di difesa “d’ora in poi saranno autorizzate a negoziare con quasi tutti i paesi del mondo per una possibile vendita di armi definite come “non classificate”, senza ottenere previe licenze speciali dall’Agenzia israeliana della difesa per il controllo dell’esportazione (DECA)”, secondo quanto riferito dal Globes.

Tuttavia, “nonostante l’esenzione dalle licenze di vendita, non è possibile firmare accordi vincolanti con i clienti prima che la DECA approvi l’accordo”.

Il Globes ha rilevato che gli armamenti israeliani sono “esportati clandestinamente, principalmente attraverso commercianti di armi, verso paesi che violano i diritti umani e che sono sotto embargo per le armi”, secondo quanto affermato da una serie di petizioni all’Alta Corte di Giustizia contro il ministero della Difesa, che rifiuta di rivelare l’elenco dei paesi ai quali consente le esportazioni di armi.

Secondo i nuovi numeri riportati dalla DECA, “l’elenco dei prodotti per la difesa la cui esportazione è soggetta a controllo statale è stato modificato”, e gli “esportatori di migliaia di prodotti per la difesa, che in precedenza richiedevano una licenza per il marketing, ora saranno esentati dall’ottenere tale permesso” .

“Il sollievo si riferisce alle esportazioni verso i 102 paesi in cui ciò è consentito e ai prodotti come vari tipi di strumenti per la visione notturna, sistemi informatici, velivoli di rifornimento, di missione, di comando e di controllo, satelliti civili, alcuni velivoli senza pilota (UAV) e i corsi di antiterrorismo forniti dalle compagnie israeliane”, ha aggiunto il rapporto.

Secondo il  Globes, “le esportazioni della difesa israeliana hanno totalizzato un record storico di 9,2 miliardi di dollari USA nel 2017”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.