Israele: fermare flotta per Gaza a tutti i costi. Organizzatori: pronti a tutto.

 

Gaza – Maan. Le forze navali israeliane sono dichiaratamente in fase di addestramento per prepararsi ad affrontare otto navi il cui arrivo dall'Europa nella Striscia di Gaza è previsto dopo il 24 maggio. Lo hanno riportato ieri i media arabi. 

“Circa metà delle forze navali israeliane parteciperanno a un'operazione approvata dal governo”, ha riferito un funzionario israeliano alla Tv satellitare araba al-Hurra, aggiungendo che “la supervisione verrà affidata al ministro della Difesa Ehud Barak”.

Una fonte della sicurezza israeliana ha quindi assicurato a Ma'an che le autorità impediranno l'arrivo delle navi “ad ogni costo”.

In base al programma, la partenza della Flotta avverrà dal Regno Unito (una nave è già partita ieri, ndr), dalla Grecia e della Turchia. I responsabili del Free Gaza confermano di essere stati informati dalle autorità israeliane che alla flotta sarà impedito lo sbarco nel porto di Gaza.

Le imbarcazioni trasporteranno case prefabbricate, cemento e medicinali, oltre a 600 partecipanti.

Domenica scorsa, il presidente del Comitato popolare contro l'assedio di Gaza, Jamal al-Khudari, ha evidenziato come le minacce israeliane di aprire il fuoco contro le navi rivelino la debolezza d'Israele.

“Simili intimidazioni riflettono il fallimento dell'occupazione, e rappresentano una forma di terrorismo di Stato ai danni delle persone pacifiche che vengono a sostenere un popolo sottoposto all'assedio e alle aggressioni”, ha dichiarato al-Khudari.

Secondo il diritto internazionale, ha aggiunto il presidente del Comitato, gli attivisti che tenteranno di sbarcare a Gaza hanno il diritto di partecipare alla rottura dell'assedio, per cui le minacce non scoraggeranno i partecipanti. Il gruppo è inoltre ben equipaggiato, e sarebbe pronto anche nel caso la Marina israeliana li bloccasse per un lungo periodo di tempo.

La Flottiglia ha reso pubblico il programma alla fine del mese scorso, annunciando che un gruppo di navi sarebbe partito da diversi porti e si sarebbe riunito in acque internazionali, con l'intento di consegnare circa 5.000 tonnellate di rifornimenti edilizi e medici alla popolazione sotto assedio.

Secondo gli organizzatori, tre delle navi saranno destinate alle merci e cinque ai passeggeri, per quello che Gaza, in una dichiarazione, ha definito “il maggior sforzo coordinato a livello internazionale e volto a sfidare direttamente l'occupazione, le aggressioni e le violenze ininterrotte d'Israele contro il popolo palestinese”.

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