Israele nomina per il Regno Unito nuovo ambasciatore di destra pro-insediamenti

MEMO. Israele ha nominato la controversa ministra degli insediamenti Tzipi Hotovely come sua nuova ambasciatrice con il Regno Unito. La likudiana, che ha diffuso l’affermazione razzista secondo la quale non esistono “i palestinesi”, prenderà il posto di Mark Regev dopo l’estate.

Riferendosi al suo incontro, Hotovely avrebbe dichiarato, secondo quanto riporta il Jewish Chronicle, che “questa è indubbiamente una delle posizioni di maggior rilievo degli Affari Esteri. All’interno dell’Europa, la Gran Bretagna è estremamente importante e amichevole [con Israele], sotto [il primo ministro Boris] Johnson, tanto da costituire un elemento da sfruttare per perseguire una notevole attività diplomatica”.

La scelta di Hotovely, relativa a ciò che viene interpretato come un ruolo cruciale nel raggio d’azione globale di Israele per giustificare la sua continua colonizzazione della Palestina, sembra preoccupare i gruppi pro-Israele del Regno Unito. La 41enne è una chiara sostenitrice del movimento colonizzatore. La sua visione della Palestina e il suo credo legato all’idea di una Grande Israele minacciano di minare l’immagine anti-razzista di Israele, accuratamente costruita per decenni.

Le prospettive anti-palestinesi della futura ambasciatrice israeliana sono talmente estreme che neppure il direttivo dei Deputati Ebrei Britannici, un fedele sostenitore di Israele, si trova in linea con le sue idee. Il mese scorso, Marie van der Zyl, presidente della Camera, ha incoraggiato i contrariati membri della comunità degli Ebrei Britannici a continuare a sostenere Israele, nonostante la sua decisione di annettere il 30 per cento della Cisgiordania occupata il prossimo mese.

Secondo il JC, Hotovely avrebbe chiaramente attaccato la Camera dei Deputati per aver sostenuto l’idea di uno Stato palestinese nel suo Manifesto ebraico del 2019. Avrebbe infatti accusato la Camera di non aver consultato “il ministro israeliano per gli Affari Esteri, il nostro ambasciatore e qualsiasi altra autorità politica” prima di pubblicare il manifesto.

Hotovely è stata nominata come vice-ministra degli Esteri israeliana nel 2015. Durante una conferenza a Gerusalemme si era vantata, dall’assunzione di quell’incarico, di aver trasformato il ministero degli Esteri in un bastione per la destra colonizzatrice, che incoraggia Israele all’annessione.

Aveva dichiarato che “tutto il territorio ad ovest del fiume Giordano può appartenere a una sola nazione: il popolo ebraico”.

Nelle osservazioni che disumanizzavano i palestinesi, Hotovely affermò che la Cisgiordania appartiene solo a Israele e che “non esistono palestinesi riconosciuti al mondo”. Una tale visione razzista l’aveva resa motivo di imbarazzo nonché un ostacolo agli occhi dei gruppi pro-Israele in Europa. Nel 2017, il suo discorso all’Università di Princeton fu infatti annullato in conseguenza a una petizione da parte di un gruppo di studenti dell’Alleanza degli Ebrei Progressisti.

Con la richiesta di approvazione dell’Ufficio per gli Affari Esteri del Regno Unito, gli anti-palestinesi di destra, anticipando una reazione contraria all’appuntamento della Hotovely, hanno lanciato una petizione per incoraggiare il governo britannico ad accoglierla come la nuova ambasciatrice israeliana.

Traduzione per InfoPal di Giorgia Temerario