Israele prepara truppe, cecchini e droni per la Marcia del Ritorno palestinese

MEMO. Le autorità israeliane stanno preparando truppe extra, cecchini e droni in vista della prevista “Marcia di ritorno” dei palestinesi, una serie di attività che inizieranno venerdì 30 marzo con le proteste della Giornata della terra e dureranno sei settimane.

Secondo il Times of Israel, le forze d’occupazione israeliane si stanno “preparando” per le proteste che si terranno lungo la recinzione perimetrale della Striscia di Gaza, “mettendo in allarme unità addizionali per la preoccupazione che un gran numero di palestinesi potrebbe tentare di sfondare la barriera e entrare in Israele”.

La maggior parte dei palestinesi nella Striscia di Gaza occupata e sotto embargo proviene da comunità vicine pulite etnicamente da Israele durante la Nakba del 1948.

La Giornata della Terra, che si tiene ogni anno il 30 marzo, segna l’appropriazione da parte del governo israeliano di terreni che appartenevano a cittadini palestinesi nel 1976 e marca anche la sanguinosa repressione delle proteste contro tale violazione. L’iniziativa March of Return è destinata a continuare fino al 15 maggio, quando si commemorerà il 70° anniversario della Nakba.

Citando una “fonte militare”, il Times of Israel ha riferito che in preparazione alle proteste previste, “altri battaglioni dell’esercito, unità della polizia di frontiera e dozzine di cecchini saranno schierati lungo il confine di Gaza, venerdì, al fine di impedire ai manifestanti di attraversare”.

Inoltre, “gli agenti di polizia saranno di stanza un po’ più indietro, al fine di tenere a bada i palestinesi che infrangono la prima linea di difesa”, mentre “altre squadre di soldati delle forze di difesa israeliane pattuglieranno anche le comunità ebraiche più vicine al confine”.

È anche probabile che le forze israeliane “dispiegheranno droni che possono lanciare gas lacrimogeni sui manifestanti sul lato del confine di Gaza, una tecnica che la polizia di frontiera ha testato all’inizio di questo mese”.

Nelle proteste ormai regolari da dicembre, le forze d’occupazione israeliane hanno usato forza letale contro i manifestanti palestinesi, uccidendone diversi e ferendone a centinaia.