Israele riduce nuovamente a 6 le miglia nautiche per i pescatori di Gaza

nauticalmiles-e1464606387756Imemc. Israele ha, di nuovo, ridotto arbitrariamente l’area di pesca nel mare di Gaza fino a sei miglia nautiche, in tutte le acque territoriali, da nord a sud della regione costiera.

Nizar Ayyash, capo del Sindacato per i Pescatori palestinesi, ha affermato che Israele ha informato ufficialmente i palestinesi sulla riduzione arbitraria della zona di pesca.

Ha aggiunto che la mossa israeliana è un’ulteriore violazione ad ogni trattato firmato, compresi tutti gli accordi di cessate il fuoco, e che questo colpisce significativamente i pescatori, ormai soggetti a violazioni quotidiane.

Lo scorso marzo, Israele aveva deciso di aumentare la zona di pesca nell’area, dalla Valle di Gaza fino alla parte meridionale della regione costiera, fino alle nove miglia nautiche, ma ha mantenuto la zona a nord di Gaza dentro le sei miglia.

Ci sono più di 4 mila pescatori e circa 700 barche nella Striscia di Gaza, che forniscono mezzi di sussistenza ad almeno 70 mila palestinesi, mentre i militari israeliani continuano ad attacarli, rapirli e confiscare le loro barche, oltre a decine di vittime, comprese alcune fatali, risultanti da queste violazioni.

Vale la pena menzionare che, sotto l’accordo di pace di Oslo, firmato tra Israele e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina nel 1993, la zona di pesca venne stabilita fino alle 20 miglia nautiche, dove i palestinesi dovrebbero poter pescare e navigare, ma Israele continua a violare il trattato.

Una settimana fa, il Centro per i Diritti Umani al-Mezan ha affermato che Israele ha effettuato almeno 17 attacchi contro i pescatori di Gaza dall’inizio di quest’anno, rapendone 65.

Lunedì mattina, diversi veicoli corazzati militari israeliani hanno invaso alcune terre agricole palestinesi, vicino alla città di Khan Younis, nella parte meridionale della Striscia di Gaza.

Traduzione di F.H.L.