Israele rifiuta richiesta di libertà condizionale di Ahed Tamimi

Ramallah-MEMO. La commissione per la libertà vigilata nella prigione di Rimonim ha respinto una richiesta presentata dall’avvocato dell’adolescente palestinese Ahed Tamimi per ridurre la sua condanna e garantirle il rilascio anticipato.

Il Canale 10 israeliano ha riferito che Tamimi, condannata a marzo a otto mesi di prigione, ha presentato una richiesta di rilascio prima di scontare l’ultimo terzo della sentenza, ma una commissione ha respinto la sua richiesta.

Il canale ha aggiunto che il servizio di sicurezza pubblica israeliano, lo Shin Bet, aveva già raccomandato che Tamimi non venisse rilasciata prima con il pretesto di avere una “ideologia pericolosa” e che sarebbe dovuta rimanere in prigione a scopo di deterrenza.

Durante la sessione di libertà condizionale, Tamimi ha sottolineato: “Uscirò di prigione con la testa alzata”, secondo quanto riferito dal canale.

L’adolescente è stata condannata per quattro delle 12 accuse contro di lei, tra cui incitamento all’odio, aggressione aggravata e due accuse di ostruzione contro soldati israeliani.

Sua madre Nariman è stata condannata ad otto mesi di prigione, oltre ad aver ricevuto una multa di 6.000 shekel (US$ 1.724). Il cugino di Ahed, Noor, è stato multato di 2.000 shekel (US$ 575).

All’inizio di questa settimana, il cugino 21enne di Ahed, Izz Al-Din Tamimi, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da soldati israeliani nel villaggio occupato di Nabi Saleh, in Cisgiordania. Attivisti hanno affermato che le forze d’occupazione hanno impedito alle squadre mediche palestinesi di raggiungere il giovane per aiutarlo prima che venisse portato via dai soldati, secondo quanto affermato da WAFA.