Israele sradica 135 ulivi a Wadi Qana

954582200Salfit-Quds Press e PIC. Lunedì, le autorità dell’occupazione israeliana hanno sradicato 135 ulivi da terreni di proprietà palestinese nell’area di Wadi Qana, a ovest del villaggio di Deir Istiya, nella provincia cisgiordana di Salfit.

Il direttore del dipartimento agricolo di Salfit, Ibrahim al-Hamad, ha dichiarato che le autorità israeliane responsabili dei parchi e delle riserve naturali avevano già avvertito i proprietari degli uliveti dell’intenzione di rimuovere gli alberi, adducendo il pretesto che Wadi Qana sarebbe una riserva naturale e che le attività di rimboschimento sarebbero quindi proibite.

D’altro canto, il ricercatore Khaled Maali ha replicato che Wadi Qana è una valle circondata da otto insediamenti israeliani illegali, che si espandono a spese della cosiddetta riserva mentre gli agricoltori locali non possono impiantare alberi o costruire strutture sui loro terreni.

Maali ha poi affermato che Israele, classificando l’area come una riserva naturale, ha violato il diritto umanitario internazionale poiché tale provvedimento ha avuto ripercussioni negative sulle vite dei residenti, specialmente degli agricoltori.

Storicamente, Wadi Qana è una zona agricola e ricreativa per i palestinesi che vi possiedono terreni, nonostante sia stata dichiarata riserva naturale dall’amministrazione israeliana nel 1983.

Secondo quanto riporta l’organizzazione israeliana in difesa dei diritti B’Tselem, Israele avrebbe usato questa denominazione per anni come pretesto per giustificare lo sradicamento delle colture e degli alberi palestinesi, costringendo i nativi ad abbandonare la zona.

Traduzione di Giovanna Niro