Israele vieta esportazione di prodotti agricoli palestinesi attraverso la Giordania

Territori palestinesi occupati – MEMO. Israele ha intensificato la guerra commerciale contro i palestinesi fermando le loro esportazioni agricole attraverso la Giordania, secondo quanto affermato sabato dal ministro palestinese dell’agricoltura, Riyal al-Attari.

Israele e l’Autorità Palestinese (ANP) hanno aperto un nuovo fronte nel loro conflitto decennale, con una disputa commerciale iniziata ad ottobre e che si è intensificata durante la scorsa settimana.

“Ieri [venerdì], il direttore dei valichi israeliani ha informato tutti gli esportatori e le parti interessate che tutti i prodotti agricoli palestinesi sarebbero stati banditi dall’esportazione verso i mercati mondiali attraverso i valichi giordani a partire da domenica”, ha dichiarato al-Attari al Voice of Palestine Radio.

I funzionari israeliani e giordani non hanno immediatamente risposto alle richieste di commento.

A ottobre, l’ANP ha annunciato un boicottaggio dei vitelli israeliani. Lo scorso fine settimana, il ministro della Difesa israeliano Naftali Bennett ha dichiarato che avrebbe fermato tutte le importazioni agricole dell’Autorità Palestinese, e ciò, a sua volta, ha spinto quest’ultima a dire che avrebbe posto fine alle importazioni di prodotti agricoli israeliani, succo di frutta e bottiglie d’acqua.

Queste mosse hanno logorato i legami commerciali che si erano generalmente mantenuti forti da quando le due parti firmarono gli accordi di Oslo, nel 1993, resistendo persino al crollo dei colloqui di pace nel 2014.

Le tensioni bilaterali sono state ulteriormente alimentate dall’annuncio del “piano di pace” in Medio Oriente del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha provocato una serie di incidenti violenti a Gerusalemme, nella Cisgiordania occupata e a Gaza.

Le azioni dell’ANP, la cui base di potere è in Cisgiordania, riflettono in parte maggiori sforzi per porre fine a ciò che i suoi leader – incluso il nuovo primo ministro palestinese Mohammed Shtayyeh – vedono come un’eccessiva dipendenza dai mercati israeliani.

“Siamo in un momento politico critico e comprendiamo completamente l’impatto negativo che deriverà da queste misure, ma dico con tutta fiducia che quest’impatto negativo influenzerà anche l’economia israeliana”, ha affermato al-Attari. “Abbiamo diverse opzioni e misure con le quali possiamo rispondere ad ogni decisione israeliana che mira a danneggiare la nostra economia nazionale”, ha aggiunto.