Italia, ‘Democrazia a sovranità limitata’.

Perché l’Italia non è un Paese realmente libero? Perché è una Repubblica nata fragile e malata? Perché è una Democrazia a sovranità limitata? Perché i suoi abitanti vivono in una condizione di “semi-democrazia”? Perché esistono “liste di proscrizione”? Perché “scegliamo” certe alleanze internazionali? Perché i media italiani non sono davvero liberi? Perché ci sono giornali e giornalisti che si avvicinano più ad “agenti” che a veri cronisti? Perché siamo spiati e controllati nell’esercizio dei nostri diritti civili?

Lo capiremo leggendo l’interessante e coraggioso saggio del giornalista Ferruccio Prinotti: “Fratelli d’Italia. Un’inchiesta nel mondo segreto della fratellanza massonica che decide le sorti del Belpaese”.

“Nel 1956, attraverso un accordo fra la Cia e Sifar (il servizio segreto militare istituito nel 1949), nasce Gladio, un’organizzazione segreta addestrata alla guerra non convenzionale e pronta a intervenire nel caso di invasione dell’Italia da parte di truppe del blocco sovietico o di vittoria elettorale Pci. La nascita di questa struttura si inquadra nel più ampio piano della Nato denominato “Stay Behind”, che prevede la creazione in tutti gli stati europei di reti segrete pronte a entrare in azione nel caso dell’instaurarsi di governo comunisti. Governo e parlamento italiani verranno tenuti per molti anni all’oscuro dell’esistenza del piano. A Gladio, verrà poi appurato, appartenevano uomini di estrema destra, ma anche molti massoni vicini alla causa anti-comunista.

(…) Il 1° giugno del 1959, in una nota riservata, l’Ufficio R del Sifar dichiara che sono state costituite cinque unità di Gladio per un totale di 1500 effettivi e 3000 uomini mobilitabili. Nel dicembre dello stesso anno, l’Italia entra nel Comitato di pianificazione della Nato: si tratta dell’organismo che coordina le attività di Stay Behind, di cui fa parte Gladio.

Vengono stilate liste di persone “di sinistra” tratte dalla schedatura di 157 mila persone e 40 mila movimenti, organizzazioni, associazioni e gruppi vari, creata negli anni precedenti dal Sifar. A ordinare la schedatura era stato il capo del Sifar, gen. De Lorenzo, nell’ambito di un piano di emergenza denominato Piano Solo (sul punto di essere attuale nel luglio 1964), che prevedeva in caso di necessità, l’impiego di milizie volontarie; l’internamento nelle basi militari in Sardegna (una di queste viene individuata in quella di Capo Marrargiu) delle personalità che avrebbero potuto essere ostili; l’instaurazione di un nuovo governo che avrebbe dovuto essere presieduto da Cesare Merzagora, massone della Loggia coperta Giustizia e Libertà e presidente del Senato.

E’ una fase in cui la massoneria e l’intelligence americana sono molto attive in Italia: nell’aprile del 1960 arrivano nel nostro paese gli esponenti della massoneria americana. Luther A. Smith e George E. Bushnell, per tentare la riunificazione delle varie osservanze massoniche, che porti gran parte delle logge italiane sotto l’influenza diretta di quelle statunitensi.

Per questa operazione sono mobilitate da tempo tutte le logge americane in Italia: la Benjamin Franklin di Camp Darby, la base Usa nei pressi di Livorno, la Aviano di Trieste, la H.S.Truman di Bagnoli, la Colosseum di Roma, la Mc Clellan di San Vito dei Normanni, la Val di Verona, la George Washington di Vicenza, delle quali fanno parte i massoni impiegati nelle basi Usa o Nato”.

Fratelli d’Italia“, Ferruccio Pinotti, Edizioni Bur 2007, pagg. 86-88)

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